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Fiorello conduttore del Festival di Sanremo? Ma anche no. Nella città dei fiori, come presentatore della kermesse, il Rosario nazionale non ci sarà. Parole sue, mica cotiche, rilasciate oggi in un’intervista. E neppure vorrebbe condurre un talent show. Forse perché anche il Festival della canzone italiana, che a febbraio 2016 spegne sessantasei candeline, è diventato un talent da gara spremi-canzoni, talvolta vere e proprie hit, altre volte più o meno intonati romanzetti melo’, scritti con tre strofe.
In questi giorni, Fiorello prosegue il suo tour nei teatri con lo spettacolo L’Ora del Rosario. Intervistato da La Stampa, si è concesso pochi minuti per commentare uno dei suoi grandi amori, il piccolo schermo. Per ora, dice, ‘sto lontano dalla TV‘; e a chi gli chiede cosa preferisca guardare del tubo catodico, risponde: ‘non salvo né butto nulla’, anche perché ‘ognuno – sostiene – può scegliere cosa guardare anche a pezzettini’.
Ve lo immaginate Fiorello sul divano di casa a fare zapping tra Maurizio Costanzo Show e Storie Vere di Eleonora Daniele? Fanta-televisione, naturalmente, ma non è così spettatore se si tratta di condurre un talent show o il Festival di Sanremo: ‘Non ne presenterò mai uno, ma non presenterò neppure il Festival di Sanremo, per quest’ultimo sarebbe come chiedere ad un calciatore di serie A di giocare a basket’.
Parole che arrivano, non certo Fiorello ha la dichiarazione facile, a solo un mese di distanza circa dalla designazione del prossimo conduttore della kermesse musicale, che con molta probabilità dovrebbe rivedere in pista Carlo Conti: ci sta pensando, fa sapere, i dubbi riguarderebbero principalmente l’impossibilità di eguagliare il successo dell’edizione 2015.
D’altro canto, però, non è da escludere che Fiore possa ritornare in video a breve con un adattamento televisivo de L’Ora del Rosario, lo spettacolo teatrale in giro per l’Italia. Se ne parla praticamente da quando ha debuttato il tour.
E a chi proprio vorrebbe diventare famoso grazie alla TV, negli ultimi anni, i talent show, genere caro sia alla TV pubblica che a quella commerciale, sono aumentati a dismisura sostituendo a tutti gli effetti il buon vecchio reality show, consiglia: ‘Non aspettate di essere chiamati in un talent, fate bar, locali, villaggi, qualcuno noterà il vostro talento’, ha concluso.