Un gruppo di cittadini cinesi si è chiuso in un capannone in piazza Marconi nella zona di Osmannoro a Sesto Fiorentino per impedire i controlli della Asl nei confronti di due delle attività gestite nella zona. All’esterno 300 connazionali hanno fatto da scudo e lanciato oggetti e pietre contro gli agenti.
Violenti scontri tra le forze dell’ordine e i cittadini, sette persone sono anche state portate in ospedale, molte di loro erano a terra.
La Asl aveva chiesto a due dei gestori delle attività, dati sull’azienda, i due cittadini si sono rifiutati di fornire qualsiasi tipo di informazione così si sono asserragliati nel capannone. Gli animi si sono scaldati, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e i carabinieri.
Secondo la Asl le verifiche avrebbero fatto emergere delle irregolarità, ma di poco conto, in uno dei due capannoni, un controllo di routine effettuato insieme alle forze dell’ordine. Gli scontri sono durati a lungo, una giornata di tensione, alternati a ore di mediazione anche con il Consolato cinese in Italia e inseguimenti tra i capannoni e il negozio Ikea dell’Osmannoro. Un gruppo di cittadini cinesi si è radunato in segno di protesta con striscioni contro la violenza e le forze dell’ordine con tanto di inno ufficiale della Repubblica Popolare Cinese.
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