Firenze: le maestre fanno un regalo a chi riceverà la Prima Comunione e vengono denunciate

L’Italia è il Paese del Vaticano e il nostro legame con la religione è innegabile, quello che però non è ammissibile, secondo quanto emerso nelle ultime ore, è che tre maestre di scuola elementare regalino un quadretto religioso ai soli alunni che riceveranno la Prima Comunione. E’ successo in una scuola di Firenze, la Battisti, giovedì scorso: le maestre hanno riservato il presente, un quadretto in legno con disegnato un calice, ai bimbi che si sarebbero apprestati a ricevere il Sacramento.

I restanti alunni, com’era prevedibile, si sono sentiti esclusi e molti sono scoppiati in lacrime, scatenando le ire dei genitori nei confronti delle insegnanti. La Aduc, un’associazione dei consumatori, ha ricevuto la denuncia del malfatto, raccontando poi l’accaduto in un comunicato ufficiale: “I bambini, più degli adulti, per raccogliere messaggi educativi hanno poco bisogno di leggere scritti come questo o tomi di presunta saggezza. Per loro hanno alto significato i gesti, le parole e le frasi brevi e semplici, i gesti d’amore e quelli di disprezzo ed emarginazione”, afferma Vincenzo Donvito, presidente dell’associazione.

A quanto pare, i genitori degli alunni sapevano dell’eventualità di questo regalo da parte delle maestre, ma da diversi giorni era in ballo una diatriba via mail fra di loro per decidere se la cosa sarebbe dovuta andare in porto o meno. I pareri erano discordanti, ma i genitori non erano ancora giunti ad una soluzione quando le insegnanti hanno distribuito i presenti ai bimbi. “Avrei capito se le maestre avessero deciso di fare questo regalo fuori dalla scuola, perché ognuno ovviamente può fare ciò che vuole. O, al limite, durante l’ora di religione, visto che i ragazzi che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica in quel momento escono dalla classe. Ma in questo modo è stato un gesto sbagliato, che ha turbato i nostri figli”, ha commentato uno dei genitori.

L’unica persona all’oscuro di tutto è il preside della scuola, Gianni Camici, che ha scoperto dell’accaduto quando ormai c’era solo da raccattarne i cocci. Le maestre hanno quindi chiesto al preside di convocare un’assemblea di classe al fine di poter discutere approfonditamente del misfatto: “Quando avrò tutti gli elementi, trarrò le mie valutazioni”, ha commentato Camici.

Impostazioni privacy