Tragedia a Firenze, dove un turista spagnolo è morto nella basilica di Santa Croce colpito da una grossa pietra crollata da trenta metri di altezza. Sotto choc la moglie, che ha assistito alla scena. Aperta un’inchiesta per omicidio colposo, anche se l’Opera di Santa Croce assicura che gli ultimi controlli, risalenti a una settimana fa, avevano escluso problemi.
È successo nel pomeriggio di giovedì 19 ottobre. Daniel Testor Schnell, 52enne di Barcellona, stava visitando insieme alla moglie e a tanti altri turisti la basilica di Santa Croce, una delle attrattive principali di Firenze.
All’improvviso una grossa pietra, a sostegno di una trave, si è staccata precipitando da trenta metri. Il peduccio, grosso 40 centimetri per 40 centimetri, una mensola senza alcun valore storico a sostegno della trave, ha colpito il turista alla testa.
Le condizioni dell’uomo si sono rivelate subito disperate, tanto che il pronto intervento del 118 si è rivelato inutile.
Il turista è morto sotto gli occhi della moglie, ricoverata in stato di choc.
La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, contro ignoti, e ha posto sotto sequestro l’intera area della basilica di Santa Croce, che resterà chiusa a tempo indeterminato.
Gli ultimi controlli una settimana fa
«Solo una settimana fa avevamo impiegato un elevatore per pulire in altezza le vetrate nella parte della basilica dove oggi è avvenuta la tragedia. Ne avevamo approfittato, come facciamo di solito, anche per effettuare un controllo sulle superfici di quella zona. Tutto era risultato regolare», ha detto all’Ansa Giuseppe De Micheli, segretario generale dell’Opera di Santa Croce.
La parte da cui si è staccata la pietra, inoltre, era stata restaurata dieci anni fa. «Dobbiamo capire cosa è successo, tra l’altro quella è una parte della chiesa che è stata tutta restaurata – ha affermato al Sole 24 ore Irene Sanesi, presidente dell’Opera di Santa Croce – Una cosa di questo genere non era mai successa nella storia della chiesa. Siamo distrutti ed esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia della vittima. Per la basilica c’è un piano pluriennale di manutenzione, restauro e prevenzione, fatto anche in collaborazione con la Protezione civile. Proprio per questo, per tutto il lavoro che è stato fatto in modo costante negli anni siamo davvero attoniti e sbalorditi da quello che è accaduto e ci chiediamo come sia potuto succedere».