Fisco: allo studio meccanismo IVA azzerata e altre interessanti agevolazioni per chi rientra dall’estero. Ecco le ipotesi allo studio.
Per chi fa reshoring, ovvero per chi rientra dall’estero, il Governo Meloni starebbe studiando interessanti ipotesi ed agevolazioni. Tra gli obiettivi da raggiungere ci sarebbe l’IVA a 0 e l’apertura ad una netta riduzione delle imposte dirette. La finalità dell’Esecutivo è quella di rendere più attrattivo il Belpaese e di spingere gli italiani sfuggiti all’estero a fare rientro. Questi sono le precisazioni fornite dal Viceministro del Tesoro, Maurizio Leo. Scopriamo quali potrebbero essere le novità fiscali previste per chi rientra dall’estero.
Le risorse finanziarie sono ancora da reperire, ma il Viceministro del Tesoro Leo ha fornito interessanti precisazioni in merito alle agevolazioni fiscali che potrebbero essere approvate a favore dei contribuenti italiani che rientrano dall’estero. Chi fa reshoring potrebbe beneficiare del meccanismo dell’aliquota IVA a 0, che rappresenta un ambizioso obiettivo da raggiungere. Ovviamente, Leo sostiene che occorre capire come affrontarlo. La misura dell’IVA azzerata rientra nel
“secondo segmento della riforma, è legato ai tributi per i quali dobbiamo necessariamente trovare le risorse perché non dobbiamo fare fughe in avanti”.
Il meccanismo dell’IVA azzerata era stato un meccanismo già sperimentato nel corso dell’emergenza sanitaria. Le società estere che entrano sul mercato nazionale possono beneficiare della possibilità di iscrivere gli assets a valori correnti di mercato e non sulla base dei valori contabili. Oltre a questa possibilità prevista dalla normativa italiana si aggiungerebbe la possibilità di ridurre l’aliquota per attrarre capitali.
Discorso diverso per le imprese che cessano la propria attività all’estero ed entrano sul mercato italiano: in questo caso le imprese possono beneficiare della riduzione dell’aliquota, oltre che introdurre una posta a titolo di starting. La finalità è riconoscere un elemento che possa concorrere ad incrementare i benefici fiscali volti ad attrarre i capitali esteri. L’arco temporale potrebbe essere inferiore rispetto ai diciotto anni.
Per rendere più attrattiva l’Italia il Viceministro Leo ha spiegato che potrebbero essere previste cooperative compliance per le persone fisiche che vogliano fare rientro dall’estero.
La stratificazione delle normative fiscali introdotte negli ultimi anni ha cagionato la perdita di un sistema equo e trasparente. Il sistema tributario italiano necessita di un netto miglioramento: lo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini ha sottolineato che ci sono centinaia di normative che rendono impossibile l’attività economica.
Snellire e riordinare le normative nei Testi Unici è davvero rilevante anche per rendere meno difficoltosa l’attività svolta dagli addetti ai lavori. C’è necessità di un dialogo leale e trasparente tra Commercialisti e Governo. Negli ultimi anni sono stati fatti passi in avanti, ma occorre fare molto di più.
Il Presidente del Cndcec, Elbano de Nuccio è intervenuto a tale proposito sostenendo che
“adesso vedo invece una reale concretezza sul percorso che il governo intende seguire e il nostro vuole essere un dialogo leale per risolvere il problema del sistema tributario”.
C’è necessità di transitare da un’attività di monitoraggio ex post imposto dall’alto ad una fase di ispezione orizzontale e concomitante.
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