Quali sono i beni non pignorabili, se non paghi le tasse? E’ senza dubbio uno dei temi più cruciali quando si parla di fisco e tasse. Sappiamo bene che quando non si osserva il pagamento delle tasse, il rischio è il pignoramento dei propri beni, ma ve ne sono alcuni che possiamo definire ‘intoccabili’? E’ certamente un quesito che assilla un po’ tutti, ma soprattutto chi ha delle cartelle esattoriali in arretrato. La risposta intanto è ‘sì’, esistono beni personali intoccabili: vediamo quali sono e come funziona la legge a riguardo.
Beni non pignorabili: la casa
Il pignoramento degli immobili personali, in caso di debiti erariali, è soggetto a una serie di limitazioni. Ecco i casi in cui non si può ipotecare la casa:
– Se il debito del contribuente è inferiore a 20mila euro. Prima dell’eventuale ipoteca, è necessario inviare un preavviso almeno 30 giorni prima;
– Se il debito accumulato dal contribuente è inferiore a 120mila euro e la somma di tutti gli immobili di sua proprietà è inferiore a 120mila euro. In caso di eventuale pignoramento è necessario iscrivere l’ipoteca, dopodiché bisogna attendere 6 mesi;
– Se il debitore non possiede altri immobili, o semplici quote, oltre a quello in questione e a condizione che questo sia quello di residenza, catalogato come abitazione civile e non di lusso (ossia non A/8 e A/9). Pertanto, in questo caso, se il contribuente ha un debito superiore a 120mila euro non rischia la casa.
Beni non pignorabili: lo stipendio
Lo stipendio rientra tra i beni non pignorabili? Esistono condizioni in cui lo stipendio non può essere sottratto, vediamo di seguito quali sono:
– In caso di pignoramento in banca, l’ultimo stipendio accreditato non è pignorabile, deve rimanere integralmente a disposizione dell’utente;
– Il pignoramento dello stipendio può essere effettuato direttamente dal datore di lavoro, prima che venga erogato al dipendente, ma anche quando è già stato accreditato presso l’istituto bancario. In entrambi i casi, l’importo dello stipendio pignorabile non può essere superiore a un quinto;
– Se il pignoramento dello stipendio viene effettuato quando è già in banca, non sarà possibile toccare tutti i risparmi presenti sul conto corrente, se risultano inferiori a 1.344,21 euro. In tal caso, il pignoramento si estenderà solo alla parte eccedente la suddetta soglia.
Beni non pignorabili: la pensione
Come funziona il pignoramento riguardo alla pensione? Le possibilità sono le medesime del pignoramento dello stipendio:
– Il pignoramento della pensione può avvenire presso l’ente di previdenza, prima che venga erogato al pensionato;
– Il pignoramento della pensione può avvenire anche quando l’importo è stato accreditato in banca;
– In entrambi i casi, l’importo pignorabile della pensione non può essere superiore a un quinto. Se il pignoramento avviene presso l’ente di previdenza, il quinto ‘va calcolato al netto del cosiddetto ‘minimo vitale’ (o di ‘sopravvivenza’) che è pari a 1,5 volte l’assegno sociale: 672,10 euro’.
Beni non pignorabili: gli averi di famiglia
Esistono anche alcuni beni assolutamente non pignorabili e sono i seguenti: letti, tavoli da pranzo e le sedie, armadi guardaroba, cassettoni, frigorifero, stufe, fornelli di cucina anche se a gas o elettrici, lavatrice, utensili di casa e di cucina insieme ad un mobile idoneo a contenerli. Sono definiti beni assolutamente impignorabili, ‘in quanto indispensabili al debitore e alle persone della sua famiglia con lui conviventi, non possono essere asportati dall’ufficiale giudiziario, a condizione che non abbiano un significativo pregio artistico o di antiquariato’.
Beni non pignorabili: l’auto
L’auto è un bene che può essere non pignorabile? Nel caso in cui la vettura sia indispensabile per svolgere la consueta attività lavorativa, e il contribuente è un imprenditore o un professionista, l’auto rientrerà tra i beni non pignorabili.
Beni non pignorabili: polizze vita
Tra i beni non pignorabili rientrano a pieno titolo le polizze vita: non possono essere pignorate né dal Fisco, né da qualsiasi altro ente.
Beni non pignorabili: conto corrente e case cointestate
Infine come funziona con i conti correnti e le case cointestate? In generale, tutti i beni cointestati possono essere pignorati, ma soltanto nella misura massima del 50%. Qualora il bene, ad esempio una villetta, sia ‘divisibile’ si procederà in quella direzione, altrimenti il bene dovrà essere venduto interamente, e la metà non appartenente al debitore, verrà versata all’altro intestatario.
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