Fisco: stop al Superbollo per le auto di lusso. L’ipotesi si fa sempre più forte: ecco quali potrebbero essere le novità.
Il Governo guidato da Giorgia Meloni starebbe pensando all’eliminazione del Superbollo a carico delle auto di lusso. Un provvedimento il quale, secondo il Vice Premier e Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, darebbe anche un forte impulso al mercato in questione. Per quanto riguarda l’impatto monetario sulle casse statali si tratterebbe però di poco cosa, trattandosi in totale di un centinaio di milioni circa.
Via il Superbollo sulle auto di lusso, l’ipotesi si fa sempre più forte
La decisione di togliere di mezzo il superbollo a carico delle vetture di lusso, quelle sopra i 185 kW, sarebbe un portato dell’intenzione espressa dall’esecutivo in relazione alla soppressione delle cosiddette microtasse. A sostenere questa ipotesi non c’è soltanto la Lega, con Gusmeroli, ma anche una parte dell’opposizione, ovvero Marattin di Italia Viva. Un proposito che ha comunque incassato per il momento il plauso dell’ACI, per bocca del suo Presidente Angelo Sticchi Damiani, il quale ha da tempo bollato il superbollo come un provvedimento iniquo e inutile.
Superbollo Auto di Lusso: chi lo deve pagare?
Il Superbollo è stato introdotto nel corso del 2011 dal Governo guidato da Mario Monti e prevede il versamento di 10 euro per ogni kW superiore a 185 (251 CV). Si tratta di una potenza che, però, è ormai consuetudine anche per molte vetture compatte, berline medie e SUV. A renderlo particolarmente odioso è il fatto che, come il normale bollo auto, viene applicato esclusivamente ai motori termici. Si arriva così al paradosso che una berlina plug-in come la Peugeot 508 PSE non sia tenuta a versarlo, nonostante una potenza pari a 360 CV (264 kW), in quanto il 1.6 benzina arriva a 200 CV, mentre gli altri 160 sono forniti da motori elettrici.
Un’idea non nuova
Occorre anche sottolineare come l’idea di sopprimere il superbollo non rappresenti una novità assoluta. Sono infatti anni che l’ipotesi viene ventilata alla stregua di un fiume carsico, per poi tornare a scorrere in profondità in attesa di essere rispolverata. Già nel 2013 erano infatti iniziate a circolare voci in tal senso, con le associazioni di settore unite a voci politiche per una richiesta in tal senso all’Esecutivo al tempo guidato da Enrico Letta.
Da quel momento praticamente ogni campagna elettorale è stata ritenuta perfetta per presentare una promessa regolarmente disattesa. Resta quindi da capire ora se la dichiarazione rilasciata dal Vice Ministro Leo, come risposta ad una domanda del deputato di Fratelli d’Italia, Andrea De Bertoldi, relativa alla maturazione dei tempi per sopprimere il superbollo sia il prodromo ad una risoluzione definitiva del problema.