Fish pedicure, l’allarme degli esperti inglesi: ‘Può trasmettere epatite o HIV’

Fish pedicure

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Allarme degli esperti inglesi per tutti gli amanti della fish pedicure, la pedicure fatta con piccoli pesciolini che mangiano la pelle dei piedi e che si sta diffondendo nel Regno Unito e in tutta Europa, Italia compresa. Come riporta la stampa britannica, secondo la Health Protection Agency (HPA), i pesciolini potrebbero essere veicolo di infezioni anche gravi come l’epatite C e l’Hiv: non potendo infatti disinfettare i pesci, rimarrebbero il rischio di infezione specie nei soggetti più a rischio come chi è affetto da psoriasi o ha problemi di salute. Nella guida, gli esperti del governo inglese mettono infatti in allerta i diabetici o chi ha il sistema immunitario debole perché particolarmente vulnerabili al rischio infezioni.

Nata 400 anni fa in Turchia, la fish pedicure sta prendendo sempre più piede, è il caso di dire, anche in Europa dove sempre più spesso viene proposta in centri e Spa specializzati. Il trattamento consiste nell’immergere i piedi in piccole vasche piene di garra rufa, piccoli pesciolini di acqua dolce che mangiano letteralmente la pelle morta dai piedi.

Chi l’ha provata giura che i risultati sono ottimi e che i piedi sembrano rinascere: il particolare, il trattamento viene proposto a chi soffre di psoriasi o problemi dermatologici contro cui creme e medicine sembrano fare poco.

Nella guida aggiornata, di prossima pubblicazione, gli esperti dell’HPA mettono in guardia sul rischio di infezioni che è “basso ma non del tutto da escludere”.

L’acqua potrebbe infatti contenere dei microrganismi pericolosi per la salute in soggetti già a rischio e gli stessi pesciolini potrebbero trasportare batteri e virus da un cliente all’altro, specie in presenza di ferite: se qualcuno ha un’infezione che si trasmette tramite il sangue, come l’HIV o l’epatite, e sanguina nell’acqua, c’è poi il rischio di infettare il cliente successivo

“Abbiamo emanato questa guida perché c’è un numero crescente di queste Spa”, ha spiegato un portavoce dell’agenzia. “Quando vengono seguite le corrette procedure igieniche, il rischio di infezione è molto basso ma esiste”.

Questo accade anche perché l’attrezzatura non può essere sterilizzata ogni volta: anche cambiando l’acqua a ogni cliente, non è possibile disinfettare la vasca per via dei pesciolini che potrebbero morire.

Un portavoce dell’associazione Terrence Higgins Trust, che si batte contro l’Aids, ha dichiarato che, seppur “il rischio di contrarre infezioni è minimo, le persone devono scegliere con cura a quale centro rivolgersi”.

In particolare, la guida dell’HPA raccomanda di cambiare acqua per ogni persona e di rispettare tutte le procedure igieniche previste dalla legge, oltre a controllare che i clienti non abbiano ferite, escoriazioni o condizioni di pelle infettiva.

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