Dopo essere uscito dal carcere, un uomo di 45 anni residente a Fiuggi ha scoperto che la moglie era incinta, e che il padre del nascituro era suo fratello. Il parente ”approfittatore” però, durante i colloqui con il fratello detenuto, aveva più volte tranquillizzato l’uomo che era preoccupato per il destino della consorte. Tanto da ripetergli di continuo di non preoccuparsi per la moglie perché lui avrebbe pensato a tutto, qualsiasi problema sarebbe stato risolto.
Una brutta sorpresa
Dopo essere uscito dal carcere il 45enne residente a Fiuggi ha scoperto che il fratello e la moglie lo avevano tradito. Approfittando della sua assenza avevano iniziato una relazione, che aveva portato persino a una gravidanza. Il fratello libero aveva dunque messo incinta la moglie del fratello in carcere.
Da parte sua, lei non ha mai negato l’evidenza, anzi, ha confermato al marito di essersi innamorata del cognato, e di volere continuare a stare con lui.
Purtroppo per il 45enne la libertà ha avuto un sapore davvero troppo amaro, oltre che breve. Proprio perché in seguito alla sua reazione violenta nei confronti dei due è stato denunciato per stalking dalla nuova coppia ed è andato finire di nuovo dietro le sbarre, con divieto di avvicinamento alla famiglia.
Tradito dalla moglie e dal fratello, torna in carcere per stalking
L’uomo, uscito dal carcere, non aveva reagito bene al tradimento da parte della moglie e del fratello. Aveva così deciso di fargliela pagare, in qualche modo. Così, disperato per essere stato tradito dalle persone che amava più di tutte, ha cominciato a pedinare la coppia, a insultarla e minacciarla, arrivando anche all’aggressione fisica.
In un’occasione, infatti, i due fratelli sono sono finiti al pronto soccorso dopo essersi presi a botte.
Da qui è scattata un’altra denuncia per i reati di maltrattamenti in famiglia e stalking, denuncia che lo ha portato di nuovo in carcere.
La difesa: ‘La vera vittima è il mio assistito’
L’avvocato difensore del 45enne di Fiuggi, Antonio Ceccani, vuole dimostrare ai giudici del tribunale di Frosinone che in realtà la vittima è proprio il suo assistito, ”pugnalato alle spalle” da moglie e fratello che hanno consapevolmente distrutto la sua famiglia.