Fiume Tevere, ciò che è successo preoccupa tutti, soprattutto gli studiosi. Una cosa del genere non si verificava da anni. Ecco cosa è accaduto.
Uno dei fiumi più famosi e belli d’Italia, il Tevere, si ritrova ad essere il protagonista di un fenomeno che non si vedeva da anni. Preoccupati gli studiosi e non solo. Cosa sta accadendo? Lo scopriamo.
Oggetto di miti e leggende, si apprende fin da piccini dell’esistenza del Fiume Tevere perché la sua riva ha accolto due fratelli, al tempo in fasce, Romolo e Remo, che hanno scritto la storia d’Italia.
La leggenda la conosciamo tutti. Si racconta che i due fratelli furono salvati da una lupa e che Romolo, nel 753 a.C. fondò la città di Roma.
Oggi questo fiume è tra i più conosciuti al modo e tra i più belli che attraversano l’Italia. Dalle sue rive si può ammirare la splendida Capitale e anche alcuni siti iconici della città come l’Isola Tiberina, Castel Sant’Angelo e la Basilica di San Pietro.
Grazie ai servizi di mini crociere messe a disposizione da privati, è possibile anche per i turisti andare alla scoperta di questa città storica e incredibile, esplorandola via acqua attraverso la traversata del Fiume Tevere.
Oggi però vogliamo parlare di questo corso d’acqua non per la sua storia ma per una ragione in particolare che sta preoccupando anche gli studiosi. Ecco cosa sta accadendo.
Il Fiume Tevere è oggetto di studio e dibattito oggi, per via di un fenomeno che non si registrava da anni: il rischio dello straripamento. A causa del cattivo tempo che ormai da settimane imperversa su tutta Italia, tenere sotto controllo fiumi e corsi d’acqua è praticamente impossibile.
La pioggia continua e incessante che batte su Roma e altre città dislocate sullo Stivale, non concede tregua e la situazione peggiora di ora in ora.
La Protezione Civile ha lanciato l’allarme: i livelli di acqua del Fiume Tevere continuano a crescere e questo non è un segno positivo: si potrebbe arrivare allo straripamento e nei casi più gravi anche all’inondazione. Questo discorso riguarda purtroppo anche il Fiume Aniene.
Gli studiosi sono preoccupati. Per il momento, sono state disposte misure preventive per monitorare la situazione. Si è vietato per esempio ai cittadini e non solo, anche a turisti, di scendere lungo le rive del Fiume Tevere. Bloccato anche l’accesso alle banchine.
Una tregua dal maltempo dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Da mercoledì si prevede cielo nuvoloso ma senza pioggia, almeno per il momento. Tuttavia il livello di criticità rimane alto. La Protezione Civile continua a monitorare la situazione.
Se il Tevere dovesse mai straripare, si verificherebbe una situazione particolare come non la si vedeva da anni. Eppure, nel corso della storia, diverse sono state le piene di questo storico Fiume.
La prima indubbiamente è quella che nessuno dimentica. Si racconta che la cesta contenente Romolo e Remo giunse sulle rive del Fiume Tevere proprio perché trascinata dalle acque in piena.
Un’altra storica piena si verificò il 24 dicembre 1598 e in quell’occasione la portata delle acque raggiunse i 4000 m3/s, superando addirittura le inondazioni del Nilo.
Se il Fiume Tevere dovesse straripare sarebbe davvero un problema. Esso attraversa infatti la città formando due anse che nel caso di piena vengono tagliate portando così l’acqua ad attraversare pericolosamente l’Urbe.
I due ponti più importanti della città, Ponte Sant’Angelo e Ponte Milvio, per via della loro localizzazione, diventano delle vere e proprie dighe – pericolosissime – in caso di piena.
Poiché la situazione è fin dai tempi remoti molto delicata, in quelli moderni si è cercato di trovare una soluzione. Dal 1962 sono attivi degli sbarramenti idroelettrici come le Traverse di San Giubileo e Gallese.
L’ultima piena eccezionale risale al 17 dicembre 1937. Oggi la situazione è delicata e preoccupa gli studiosi. Dall’inizio del maltempo il Fiume Tevere è sotto osservazione. Le ultime previsioni meteo parlano però di un miglioramento del quadro meteorologico.
Nelle prossime ore dovrebbe esserci una tregua dal maltempo che scongiurerebbe il rischio di piena. Tutto però è ancora da vedere. Il tempo è instabile e le acque del Fiume ancora di più. I livelli di riferimento sono già stati superati ed è questo che mette in stato di allerta studiosi e Protezione Civile.
Intanto alcuni divieti come quello di avvicinarsi al Fiume o di raggiungere le banchine dovrebbero tenere in salvo i cittadini. La Città in ogni caso, è già pronta ad intervenire se la situazione dovesse peggiorare.
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