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Flavio Insinna smentisce di aver dato del pezzente a un giornalista, invita a donare per l’Unicef anche senza attendere Prodigi, lo show di beneficenza in onda sabato 18 novembre 2017 su Rai 1. Oggetto delle spiegazioni del conduttore è il diverbio con Massimo Galanto di Blogo, apostrofato in quanto portatore di sfiga e (ma l’audio è oggettivamente poco chiaro) forse chiamato pezzente e (sicuramente) portasfiga perché ‘Ogni volta che mi intervisti vado sotto al 10% di share‘. Dopo il salto, le spiegazioni di Flavio Insinna al suo ‘scontro’ con il giornalista.
Si aspettava delle domande sull’Unicef e sul suo impegno umanitario, e non su Affari tuoi e sul ritorno in tv: per questo Flavio Insinna ha avuto un diverbio con un giornalista – come spiega il diretto interessato su Facebook Live.
Flavio Insinna: ‘Basta alle domande sugli ascolti’
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Il video si apre con un saluto di Insinna ai fan, l’invito a donare al 45566 e ad ascoltare le storie che verranno raccontate a Prodigi, sabato sera su Rai 1.
Il conduttore sostiene poi che gli viene da ridere, non c’è molto da chiarire, perché ‘stiamo perdendo tempo invece di aiutare l’Unicef. Non c’è da esprimere solidarietà né a me, né verso nessun altro‘, semmai – l’invito di Insinna – solidarizzare con l’associazione donando.
Il conduttore entra poi nel merito del diverbio, e spiega che alla conferenza stampa si sarebbe aspettato domande sull’Unicef, non su ascolti tv o altri programmi. Peccato che, come spiega Galanto, l’argomento ascolti (e la relativa polemica con Striscia la notizia) sia stato introdotto… da Insinna, che su Facebook ora dice di non pensarci più visto che lo rendevano infelice.
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Insinna: ‘Mi sono inalberato: ma non ho mai detto parolacce’
Il conduttore ammette che a volte sbaglia perché fin troppo generoso ma smentisce che ci siano state parolacce (qualcuno nel video ha sentito persino un vaffa) e il saluto c’è stato perché le due parti non riuscivano a capirsi.
Quanto all’insulto di pezzente, nel video oggettivamente non si capisce se il conduttore dicesse ‘Guarda, ci siamo salutati definitivamente, grazie, per sempre‘ o, se dopo il grazie ci fosse ‘pezzente’, ma in generale Insinna non sembra voler tornare troppo sui suoi passi, sostenendo che se ne farà una ragione se non riesce a piacere a tutti.
Il conduttore ribadisce l’invito a intervistarlo non sugli ascolti (di Affari Tuoi o dei suoi altri programmi: il riferimento è domande simili sentite alla conferenza stampa di Dieci Cose e de La Classe degli Asini) ma sull’Unicef.
‘Mi so’ inalberato? Sì. Mi sono sentito usato, un pizzico di sensibilità in più. Se ne ho mancato io, sono in buona compagnia‘, conclude Insinna, che invita a non essere indifferenti e saluta ‘definitivamente e per sempre’, prima di ricordare il numero 45566 con cui si possono donare soldi all’UNICEF (2 euro per ciascun SMS da Wind Tre, TIM, Vodafone, CoopVoce e PosteMobile; 5 o 10 euro per chiamata da rete fissa TIM, Wind Tre e Vodafone; 2 euro da rete fissa PosteMobile).