Su Italia Uno è sbarcato, nella prima serata del giovedì, Flight 616: un mix di adventure game e dating show. I protagonisti sono 8 ragazze e 8 ragazzi giovanissimi, under 30, rigorosamente single! La loro missione? Girare il mondo affrontando, in ogni tappa, alcune prove d’avventura per potersi conquistare il biglietto che consentirà loro di volare verso la tappa successiva.
Dettaglio fondamentale, e qui entra in gioco la componente dating, i concorrenti gareggiano a coppie, ciascuna delle quali costituita da un ragazzo e da una ragazza… quali dinamiche scatteranno tra i concorrenti? Scoccheranno scintille amorose? Siamo solo alla prima puntata, ma già s’intravvedono feeling che nascono, antipatie, qualche gelosia. Come in ogni dating che si rispetti.
Flight 616 è un prodotto giovane, in linea con il target della rete, connotazione che deriva non solo dall’età anagrafica dei partecipanti, ma anche da un bel lavoro di postproduzione: un buon ritmo a cui contribuisce anche una scelta della musica centrata che, in ogni situazione, ricopre un ruolo importante nel creare il mood più adatto. Ci vengono risparmiate interminabili presentazioni iniziali dei concorrenti; le prove “adventure” che i ragazzi devono affrontare si alternano a momenti maggiormente focalizzati sulle relazioni che si instaurano mano a mano. Non mancano poi i classici “confessionali” che ci consentono di conoscere più da vicino i ragazzi, le loro storie, le loro emozioni.
Piacevoli i momenti in cui la conduttrice, Paola Barale, fornisce informazioni e curiosità su luoghi e usanze delle mete visitate. Insomma, Flight 616 rappresenta anche per lo spettatore un modo per viaggiare virtualmente.
Eppure, nel suo insieme, la nuova proposta di Italia Uno firmata Magnolia lascia un po’ d’amaro in bocca; appare un mix di cose già viste: impossibile non pensare all’adventure game on the road Pechino Express, con l’incursione di alcuni elementi ed atmosfere che riportano alla mente i dating show defilippiani. La stessa Barale, che pure gioca non male il proprio ruolo, appare talvolta un po’ forzata e senza brio.
Insomma, stando alla prima puntata, potremmo concludere che il primo esempio di adventure dating proposto dalla tv italiana non sia capace di coinvolgere e convincere del tutto, non riesca a portare realmente una ventata di novità.