La Florida stringe contro i transgender, approvando una misura che vieta di usare per gli studenti un pronome diverso dal loro sesso.
“Il sesso di una persona è un tratto biologico immutabile“. Così la maggioranza repubblicana di Ron DeSantis, che nella giornata di oggi ha approvato una misura anti-transgender per le scuole dello stato della Florida. Dura replica di Biden, per la misura arrivata in maniera provocatoria proprio durante Transgender Day of Visibility.
Stretta anti-transgender negli Stati Uniti. Continua la battaglia dei repubblicani contro le persone trans, e nemmeno la Florida di Ron DeSantis si astiene. Anzi, lo Stato a maggioranza repubblicana nella giornata di oggi ha approvato una misura che imporrà nelle scuole l’utilizzo del pronome relativo al sesso, con la motivazione che il sesso degli studenti in questo caso è un “tratto biologico immutabile“.
La misura arriva proprio durante il Transgender Day of Visibility. Anche in Italia la questione degli studenti transgender ha fatto discutere, quando nella giornata di ieri nel liceo Cavour di Roma un professore di religione ha strappato un cartellone scritto da alcuni studenti in appoggio ai ragazzi trans, per l’approvazione della carriera alias – che permette agli studenti il riconoscimento della loro identità di genere.
In Florida dunque l’Assemblea legislativa è intervenuta per approvare il divieto a professori e dirigenti di usare un pronome diverso da quello del sesso della persona.
Non è certo la prima mossa conservatrice del partito repubblicano americano, relativo alle scuole. A diversi istituiti è stato vietato di intraprendere discorsi relativi al ciclo mestruale, o di educazione sessuale, sotto i 12 anni; oltre ovviamente all’aborto o all’insegnamento della storia afroamericana.
Ci si aspettava una presa di posizione diversa, eppure anche il governatore della Florida ha preso le parti di Trump. Il maggiore oppositore interno al partito repubblicano statunitense dell’ex presidente infatti – che correrà come alternativa alle prossime presidenziali – ha dovuto nonostante le divergenze politiche del “collega” difendere la posizione dello schieramento, abbracciando la tesi che le indagini che hanno portato Trump ad essere incriminato altro non sono che un accanimento nei suoi confronti.
Eppure la questione rimane piuttosto chiara, quelle dei pagamenti dell’imprenditore miliardario all’ex pornostar Stormy Daniels. Trump è il primo ex presidente della storia americana ad essere incriminato, ma la maggior parte – compreso DeSantis – dei repubblicani hanno difeso il magnate sia per coerenza all’interno del gruppo che probabilmente per non scatenare gli elettori più estremisti, sempre sul piede di guerra.
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