Alcuni Oss di una cooperativa di Manfredonia sono stati arrestati per aver abusato degli anziani pazienti della struttura.
Oltre a loro sono stati raggiunti da un provvedimento anche i colleghi che sapevano ma non hanno mai denunciato, rendendosi di fatto complici delle aggressioni.
A Manfredonia, in provincia di Foggia, alcuni Oss sono stati arrestati per aver compiuto delle violenze sui pazienti di una Rsa, precisamente la Stella Maris, gestita dalla cooperativa Santa Chiara, con diverse sedi in zona.
Dalle indagini condotte dai Carabinieri di Foggia sembra che le percosse e le violenze fisiche e psicologiche su questi pazienti già in condizioni problematiche, andassero avanti da tempo ma quel che è peggio è che anche i colleghi che materialmente non hanno fatto nulla, sono stati licenziati poiché non hanno denunciato anche se sapevano tutto.
Il fatto è avvenuto ad agosto e secondo le accuse formulate dagli inquirenti, oltre alle violenze gli Oss abusavano sessualmente di alcuni pazienti. A incastrarli sono state le riprese delle telecamere nascoste all’interno della struttura, di cui ovviamente solo l’amministrazione era a conoscenza.
Secondo il giudice per le indagini preliminari che ha firmato l’ordinanza di arresto per 4 persone, queste hanno assunto condotte prevaricatrici e punitive volte a denigrare e disciplinare soggetti che purtroppo erano incapaci a causa del loro stato fisico e mentale.
A far scattare le indagini è stata una lettera anonima consegnata al commissariato di Manfredonia, in cui si faceva accenno a episodi di maltrattamenti che alcuni operatori della cooperativa compivano sui pazienti. All’interno della busta c’era anche una chiavetta Usb con alcuni file che dimostravano quanto detto.
È a quel punto che gli agenti si sono messi in contatto con l’amministrazione della Rsa, che di nascosto ha installato le telecamere non visibili e delle cimici, per incastrare i colpevoli.
In pochi giorni sono state raccolte prove sufficienti per confermare quanto appreso dalla lettera e mentre gli Oss in questione sono stati arrestati ad agosto, nelle scorse ore si è proceduto anche nei confronti di altre persone.
Si tratta di colleghi che erano a conoscenza e non hanno mai detto nulla. Dai video si vedono queste persone che sono presenti al momento delle aggressioni ma non tentano nemmeno di fermare gli aggressori.
La cooperativa Santa Chiara, che gestisce la struttura, ha deciso di licenziare queste persone al termine dell’indagine interna condotta negli ultimi mesi, per il grave reato di omissione dei fatti.
Inoltre la cooperativa procederà alla denuncia per diffamazione poiché, nel corso delle conferenze stampa e poi in sede giudiziaria, quelli che ormai sono ex dipendenti avrebbero falsamente affermato che la società era a conoscenza degli illeciti.
Al contrario, questa ha affermato di essere all’oscuro di tutto e di esserne venuta a conoscenza solo grazie alle telecamere nascoste. Il giudice gli ha dato ragione, definendo i dipendenti inerti spettatori dei gravissimi fatti, dunque la misura del licenziamento può considerarsi legittima.
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