A Foggia la Guardia di Finanza ha scoperto un distributore abusivo che riforniva con l’invitante prezzo di 1,40 euro al litro.
Da fuori era un regolare distributore ma era stato allestito in un capannone in campagna senza alcuna autorizzazione.
Ci troviamo nel Foggiano dove alcune persone hanno pensato bene di fare ai benzinai una concorrenza sleale, accaparrandosi i clienti con una colonnina invitante che dichiarava 1,40 euro al litro per il carburante, quando invece sappiamo che purtroppo il costo è molto più alto.
Esternamente era un vero e proprio distributore con prezzi esposti, peccato che fosse completamente illegale e allestito all’interno di un capannone in campagna senza nessuna autorizzazione.
Nell’ambito dei controlli che la Guardia di Finanza sta effettuando presso i benzinai di tutto il Pese per verificare che non speculino sul costo del carburante, vengono scoperte molte attività illecite, come quella che riportiamo oggi.
Impegnati in controlli nella città pugliese, i finanzieri hanno notato un viavai sospetto di auto in una zona agricola dove non c’era nulla che potesse attirare tanti automobilisti, anche perché quell’area non era molto frequentata di solito, così è scattato l’allarme.
Grazie ad approfondimenti sul campo i militari hanno scoperto il motivo, ovvero una stazione di servizio illegale.
Dopo aver constatato dove le vetture erano dirette, gli agenti le hanno seguite e si sono appostati fuori dal capannone e hanno visto che dopo pochi minuti uscivano.
Così sono intervenuti e hanno scoperto un qualcosa di incredibile, alcuni individui infatti avevano allestito un distributore di benzina in piena regola per quanto riguarda l’aspetto esterno ma completamente illegale.
Questo attirava comprensibilmente tanti automobilisti poiché vendeva il carburante a 1,40 euro al litro. Un prezzo concorrenziale e super conveniente che probabilmente aveva fatto il giro della zona con il passaparola e in effetti nel momento dell’irruzione una vettura stava facendo il pieno, così come altre erano in fila.
Secondo gli inquirenti che ora hanno posto sotto sequestro l’intera area e tutto il materiale, smantellando il distributore, a gestire tutto erano due individui che ora sono stati denunciati alla Procura di Foggia per frode e altri reati.
Secondo le informazioni trapelate, queste persone gestivano l’ingresso delle vetture con ricetrasmittenti e come riportato dai finanzieri, l’impianto illegale era composto di 3 pistole erogatrici collegate a due serbatoi da 1000 litri l’uno.
Il gasolio veniva ceduto al prezzo esposto, gravato da imposte e accise inferiori rispetto al carburante per autotrazione, infatti si trattava di gasolio agricolo. Così i guadagni erano importanti ma oltre alla concorrenza sleale si è trattato di una gravissima frode allo Stato, reato di cui dovranno rispondere e per il quale ci saranno gravi provvedimenti.
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