Ancora un femminicidio e questa volta in provincia di Foggia. A rimanere vittima del suo compagno carnefice è stata una donna di 44 anni, uccisa con quattro colpi di pistola.
Ancora sconosciuto il movente e, per questo motivo, i Carabinieri stanno indagando. Cerchiamo di capire cosa è successo.
Foggia: ennesimo femminicidio
Lui, Antonio, 56enne, non si sa ancora per quale motivo, ha ucciso la propria compagna che, di anni invece, ne aveva 44, Giovanna. E l’ha uccisa con 4 colpi di pistola, che l’hanno raggiunta tutti al torace. Questa è l’agghiacciante scena che i Carabinieri si sono trovati davanti una volta arrivati in casa della vittima.
A chiamarli sono stati alcuni vicini di casa che avevano sentito il rumore dei colpi esplosi. La vittima non ha avuto scampo: era lì, riversa a terra, in una pozza di sangue, nella cucina di casa. Al loro arrivo, i Carabinieri non sono riusciti ad entrare immediatamente in casa, ad Apricena, in provincia di Foggia.
L’uomo aveva deciso di barricarsi in casa e non far entrare nessuno. Ma, dopo qualche minuto di esitazione e di contrattazione con le Forze dell’Ordine, ha aperto la porta dell’appartamento e si è costituito. L’omicidio è avvenuto intorno alle ore 12 di oggi e, in casa, era presente anche una dei tre figli della coppia.
A parlare di ciò che è successo all’interno del suo comune, è proprio il primo cittadino di Apricena, Antonio Potenza. Tutta la cittadina è sotto shock per quanto accaduto e nessuno mai si sarebbe immaginato una tragedia come questa. Parole forti, ma anche commosso ed incredule quelle del sindaco. “La coppia non aveva mai fatto trapelare nulla, nessun problema” – racconta il sindaco.
La coppia aveva una vita tranquilla tanto che, come dichiarato dal sindaco, non c’erano problema di alcun genere e né tantomeno, risultavano denunce a nome della famiglia stessa. Come dicevamo, in casa, al momento del femminicidio, c’era una dei figli della coppia, una ragazza maggiorenne.
L’uomo l’ha uccisa con 3 colpi di pistola
Stando sempre a quanto raccontato dal sindaco, il 56enne fino a qualche tempo fa, faceva la guardia giurata ed ora lavorava, in campagna, come bracciante: “Ieri sera era passato a prendere il pacco natalizio presso il nostro centro anziani” – racconta e afferma anche di come i suoi collaboratori lo hanno visto sereno.
Nulla, insomma, che facesse trapelare ciò che, poi, è successo questa mattina. Quello che è avvenuto questa mattina ad Apricena è il secondo femminicidio avvenuto nel giro di sole 24 ore. Ieri un’altra donna è stata uccisa dal marito a Villabate, in provincia di Palermo, dall’ex compagno che, poi, si è tolto la vita.
Le indagini sono ancora in corso per dare una dinamica esatta a ciò che è successo e, soprattutto, per capire il movente che ha spinto quest’uomo ad uccidere sua moglie, nonostante la presenza di una dei loro figli in casa. All’inizio, l’uomo si era barricato in casa e non voleva far entrare nessuno, ma poi si è arreso e, aprendo la porta, si è consegnato lui stesso alle Forze dell’Ordine.