La Procura di Foggia ha aperto un procedimento penale per chiarire le responsabilità in merito all’elicottero precipitato.
Il velivolo ha fatto perdere le sue tracce nei pressi delle Tremiti e poco dopo è stato ritrovato nel Foggiano. Disastroso il bilancio: nessuno dei 7 passeggeri è rimasto vivo.
Scomparso dai radar nella mattinata di ieri, l’elicottero Aliduania con a bordo 7 turisti sloveni, è stato ritrovato poco dopo nella zona di Foggia. Il velivolo aveva perso ogni tipo di contatto radio in maniera improvvisa e ora la Procura ha aperto un fascicolo per capire l’esatta dinamica dell’incidente che ha causato la morte di quanti erano a bordo.
Si tratta di turisti sloveni fra cui anche due bambini e un medico del 118. Nessuno è sopravvissuto e nel comunicato dato dal vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, si evince che i Vigili del Fuoco avevano avviato subito le ricerche appena saputo della scomparsa dell’elicottero.
Insieme alla squadra aerea, sono state effettuate ricerche a tappeto nella zona dove l’ultima volta si aveva traccia dell’elicottero, ossia nell’area fra San Severo e Apericena. Poco dopo il tragico ritrovamento della carcassa del velivolo e delle 7 vittime, ovvero i componenti di una famiglia di Lubiana che il giorno precedente sarebbero dovuti rientrare a Foggia ma avevano posticipato per le condizioni meteo avverse.
Forse sarebbero proprio queste ad aver causato una perdita di controllo, ma si tratta solo di un’ipotesi e le indagini sono solo all’inizio. Oltre ai passeggeri stranieri hanno perso la vita anche i due piloti e un medico di origine italiana.
Secondo una prima ricostruzione, il volo è decollato alle 9.30 del 5 novembre e dopo un’ora ha perso tutti i collegamenti fino al ritrovamento intorno alle 14.00 dopo un’intera mattinata di ricerche a tappeto.
L’inchiesta giudiziaria servirà a capire le cause dell’incidente ma l’ipotesi più accreditata sembrerebbe essere quella della fitta nebbia che è scesa nella zona dove stava volando l’elicottero.
Oltre a questa, nel Foggiano si è abbattuto un temporale molto violento. Bisognerà verificare però se ci sono delle responsabilità di carattere penale che sono costate la vita alle 7 persone a bordo: i piloti Luigi Ippolito e Andrea Nardelli, la famiglia Rigler e il medico italiano Maurizio De Girolamo che stava rincasando da un turno lavorativo e aveva scelto la compagnia pugliese per accorciare i tempi rispetto alla navigazione.
La Procura di Foggia sta procedendo penalmente con ipotesi di reato come disastro aviatorio colposo e omicidio colposo plurimo a carico di ignoti.
Le indagini sono condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia, i cui agenti si sono messi a lavoro mentre ancora erano in corso le operazioni di trasporto delle salme presso l’obitorio. L’attività servirà a far luce sul disastro aereo e rilevare profili di responsabilità penale nei confronti di coloro che sono coinvolti a vario titolo.
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