Dall’indagine sono emerse le condotte vessatorie e violente da parte degli indagati. Per altre 15 persone è stato disposto l’obbligo di dimora e il divieto di avvicinamento alle vittime.
La struttura sanitaria finita nel mirino delle indagini è la Don Uva, situata in pieno centro a Foggia. Le indagini, avviate nell’estate dello scorso anno, sarebbero partite dalla denuncia dei familiari di alcuni degenti, tutti in condizioni di incapacità e inferiorità psichica e/o fisica.
Durante il blitz dei carabinieri di questa mattina sono scattate anche le perquisizioni, non solo nelle abitazioni dei 30 indagati, ma anche nei locali della struttura sanitaria di Foggia. Al momento i vertici della Don Uva non risultano indagati. Le vittime dei presunti maltrattamenti sono tutte donne, di età compresa tra i 40 e i 60 anni, ricoverate nel reparto femminile di psichiatria.
Umiliazioni continue, violenze fisiche e sessuali, minacce, percosse, molestie e ogni tipo di insulti e vessazioni. Sono queste le pesanti accuse da cui dovranno difendersi 15 tra infermieri e operatori sanitari della struttura Don Uva di Foggia, che si occupa di malatti psichiatrici.
Questa mattina – come riferisce l’Adnkronos – 15 persone sono state arrestate e per altre 15 è stato disposto l’obbligo di dimora e il divieto di avvicinamento alle vittime. Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari della struttura avrebbero approfittato delle condizioni di incapacità e inferiorità psichica e/o fisica dei pazienti per compiere violenze e persino sequestri di persona.
Le indagini, partite nell’estate dello scorso anno, come spesso accade in casi del genere, sarebbero partite dalla denuncia dei familiari di alcuni degenti.
Gli indagati sono accusati di violenza sessuale, favoreggiamento personale, maltrattamenti aggravati e sequestro di persona. Le vittime dei presunti maltrattamenti sono tutte donne, di età compresa tra i 40 e i 60 anni, ricoverate nel reparto femminile di psichiatria.
Stando a quanto emerso dalle indagini, operatori sanitari e infermieri chiudevano le pazienti a chiave nelle loro stanze, le legavano ai letti con le lenzuola e le insultavano continuamente. O ancora, le afferravano per i capelli e le trascinavano nei corridoi. Durante il blitz dei carabinieri di questa mattina sono scattate anche le perquisizioni, non solo nelle abitazioni dei 30 indagati, ma anche nei locali della struttura sanitaria di Foggia. Al momento i vertici della Don Uva non risultano indagati.
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