Nicola Di Rienzo è il nome del 21enne che oggi ha perso la vita a Foggia, ucciso a colpi di pistola in un giardino pubblico.
Il ragazzo è stato colpito diverse volte da un aggressore di 17 anni che è stato accompagnato in Questura dalle forze dell’ordine giunte sul luogo dopo la segnalazione di alcuni residenti.
Gli episodi violenti non mancano nelle nostre città e molto spesso sono i giovani a compierli, come per quanto riguarda la vicenda avvenuta oggi pomeriggio a Foggia.
In un giardino pubblico della città, precisamente a via Saragat, un ragazzo di 17 anni ha esploso diversi colpi di pistola verso un 21enne di nome Nicola Di Rienzo, ferendolo mortalmente.
Tutti hanno raggiunto l’obiettivo in diversi punti e subito, allarmati dal rumore inconfondibile, i residenti hanno allertato le forze dell’ordine che si sono portate subito sul posto con diverse volanti.
Polizia e Carabinieri hanno individuato e accerchiato l’aggressore per poi ammanettarlo ed arrestarlo, nonché sequestrare l’arma del delitto.
I soccorritori sanitari sono giunti per provare ad aiutare la vittima ma purtroppo non c’è stato nulla da fare perché questa era già morta, colpita più volte agli organi vitali e caduta a terra in una pozza di sangue.
Il 17enne, di cui l’identità non è stata resa nota ma si sa che è un volto non nuovo alle forze dell’orine, ha tentato di fuggire ma gli agenti lo hanno bloccato quasi subito e hanno sequestrato la pistola calibro 22 utilizzata per l’omicidio.
Ancora da chiarire le cause di quanto accaduto ma l’ipotesi più accreditata è che il ragazzo di 17 anni abbia ucciso Nicola, originario di Bari, per motivi passionali.
In queste ore il giovane minorenne sta rispondendo alle domande degli inquirenti che cercano in questo modo di ricostruire la dinamica dell’omicidio.
Secondo la prima ricostruzione, la vittima sarebbe stata rincorsa dall’assassino per circa 100 metri per poi essere freddata con i colpi di arma da fuoco e quindi accasciarsi al suolo.
I colpi di pistola che hanno raggiunto il 21enne sono almeno 4, questo quanto emerso dai primi esami del medico legale e dalla confessione del colpevole, che non sembra affatto pentito del crimine di cui si è macchiato.
Per ora gli investigatori escludono che il fatto sia legato a un regolamento di conti della criminalità organizzata.
L’omicidio gravissimo avvenuto alla luce del giorno in un luogo pubblico e sotto gli occhi di passanti sconcertati, è solo l’ultimo di tanti analoghi episodi. In particolare, dall’inizio dell’anno a Foggia e provincia ce ne sono stati 15 compreso quello di oggi.
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