Grande dolore, oggi, al funerale di Michelle Causo, la 17enne uccisa alla periferia di Roma il 28 giugno scorso a coltellate, inferte da un coetaneo con cui aveva stretto amicizia. Tanti i fiori lasciati dagli amici, inclusi quelli del fidanzato, su cui si legge la scritta “Ti amo”. a officiare la funzione, il vescovo Baldo Reina, ausiliare del settore Ovest della diocesi romana, che ha condannato quanto accaduto, parlando di un “mondo guasto”, sperando che quanto accaduto possa portare a un cambiamento nella società giovanile. Presenti al funerale, anche personalità delle istituzioni, come Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, il consigliere regionale Flavio Cera e l’assessora Monica Lucarelli.
Si è radunata una folla, oggi, dentro e attorno alla parrocchia di Primavalle, a Roma, dove si è svolto il funerale di Michelle Causo, la 17enne morta il 28 giugno scorso a causa delle coltellate infertele da un suo coetaneo. Commosse e in lacrime le persone presenti, che hanno voluto darle un ultimo saluto, partecipando alla cerimonia funebre e lasciando tanti fiori in suo onore: tra loro, anche quelli di Flavio, suo fidanzato, con la scritta “Ti amo”. Un dolore palpabile anche nelle parole del vescovo Baldo Reina, che durante l’omelia ha parlato apertamente di un “mondo guasto” e si è augurato che la morte della giovane possa cambiare la situazione generazionale odierna.
Funerali Michelle Causo, amici e parenti in lacrime. Il vescovo: “Mondo guasto”
Si sono svolte questa mattina nella parrocchia di Primavalle a Roma le esequie di Michelle Causo, la 17enne uccisa da un coetaneo il 28 giugno scorso a coltellate, secondo il reo confesso, a causa di un mancato pagamento di alcune canne. A ricordarla, sull’altare, il vescovo Baldo Reina, che ha lanciato una commovente omelia sulla defunta. Presenti alla funzione, non solo i genitori, ma anche gli amici e il fidanzato Flavio, che ha lasciato un cuscino a forma di cuore di rose bianche e rosse con scritto “Ti amo”.
Tra le tante corone di fiori presenti, anche quelle del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e del primo cittadino della Capitale Roberto Gualtieri. In chiesa, poi, anche l’assessora Monica Lucarelli, il consigliere regionale Flavio Cera e la vicepresidentessa della Regione Lazio Roberta Angelilli.
“Quello che è successo parla di un mondo guasto, che brucia la giovinezza, che insegue illusioni, che non conosce più quanto preziosa sia una vita. Può avvenire che si banalizzi la vita così da trascinare nella banalità anche il male, che noi abbiamo il dovere di distinguere ed estirpare” è iniziata così l’omelia del vescovo Reina.
“Il nostro dolore ora diventa una denuncia, ma deve tradursi anche in cambiamento. Eccolo il frutto, che questa morte non sia vana e che diventi il segno della necessità di cambiare insieme il nostro mondo». Davanti alla morte di questa nostra sorella, solare e bella, come prima cosa ci dobbiamo fermare; dobbiamo togliere i sandali delle nostre tante certezze e avere l’onestà di compiere un sano e sincero discernimento” ha quindi proseguito il prelato, sottolineando quanto il “sacrificio” di Michelle non debba risultare vano.
“La morte di Michelle ci pone delle domande come Chiesa e come Società Civile. Dove stiamo andando? Siamo coscienti o no che la nostra è una crisi di civiltà? Cosa stiamo offrendo ai nostri giovani? Ce la sentiamo ancora di dire che stiamo costruendo un futuro per loro, oppure siamo diventati tutti complici di progetti di morte?” ha quindi concluso il vescovo della diocesi romana, prima di procedere con le funzioni funebri per Michelle, uccisa senza pietà per pochi euro e lasciata a rantolare, come ha detto lo stesso killer.