Il food porn potrebbe far male alla salute. È questa la conclusione di un articolo pubblicato da Repubblica che affronta uno dei fenomeni più in voga in fatto di cibo e social network: il food porn, ossia l’esplosione di immagini di cibo ad alto tasso estetico pubblicate sui social. L’hastag #foodporn su Instagram è tra i più popolari e ogni giorno attira utenti di ogni tipo, compresi gli chef stellati ma, come spesso accade, il mondo virtuale può avere degli effetti reali sulla vita quotidiana, a partire dalla nostra alimentazione. L’esposizione continua a immagini di cibo aumenterebbe la fame, portando a mangiare più spesso e introducendo nella dieta junk food e cibo altamente calorico più del necessario.
Il dato è inequivocabile: chi più chi meno, tutti i possessori di uno smartphone si sono ritrovati a fotografare il loro piatto, mettendo il cibo sul web prima ancora che nello stomaco.
Il fascino del cibo è irresistibile per ogni essere umano perché è nella nostra natura cercare alimenti per la nostra sopravvivenza. L’uomo ha bisogno di mangiare ogni giorno, ma ai tempi dei social la necessità può diventare un’ossessione e così anche la cucina è finita nel tritacarne mediatico dei social network.
Non solo. Programmi di cucina ormai riempiono le nostre giornate su ogni canale tv, giornale cartaceo, sito internet. Anche su Facebook è un continuo scorrere di mini-video di ricette di ogni tipo, dolci e salate, col risultato che tutti i giorni abbiamo sempre più fame.
Il continuo bombardamento di immagini di cibi succulenti, spesso molto grassi e ipercalorici, ci porterebbe ad avere sempre più fame, stuzzicando la voglia di cibo anche fuori dai pasti, col rischio di mangiare di più e peggio.
In una società occidentale alle prese col problema dell’obesità e dell’obesità infantile, la rincorsa alla fotografia di cibo perfetta ogni giorno potrebbe essere deleteria, invogliando a consumare i piatti delle grandi occasioni, magari le lasagne della domenica, ogni giorno, pur di strappare un like in più.