Si chiama ‘For Girls in Science‘ ed è il programma della Fondazione L’Oréal che mira a incentivare la vocazione delle studentesse delle scuole superiori alle carriere scientifiche. Promosso dalla sezione italiana dell’azienda, in collaborazione con il Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’ di Milano, For Girls in Science è uno show interattivo creato con l’obiettivo di ispirare i giovani allo studio e alla carriera in ambito scientifico-tecnologico. L’evento 2017 è stato presentato nell’auditorium del Museo da Francesco Facchinetti.
A partecipare all’evento sono stati circa 200 studenti di licei e scuole secondarie milanesi. Al centro dello show c’è stato un sondaggio interattivo, strutturato con domande e risposte in tempo reale, che grazie a una App per smartphone ha coinvolto i ragazzi e le ragazze su argomenti come la percezione della scienza e degli scienziati, le aspirazioni personali, il rapporto con lo studio e la fiducia in se stessi e nelle istituzioni.
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L’evento è stato pensato anche per evidenziare gli squilibri di genere presenti nel mondo della scienza e farli riflettere sui preconcetti e sulle paure che loro stessi proiettano sulle possibilità di studio e di carriera scientifici. Ad esempio, secondo un sondaggio internazionale realizzato nel 2015 da Boston Consulting Group, per il 70% degli italiani intervistati le donne non sono idonee a ricoprire posizioni scientifiche di alto livello.
In Italia, come rivelano i dati della Campagna #Eufactor della Commissione europea, solo il 31,7% delle posizioni tecnico-scientifiche sono occupate da donne: il tasso è il più basso in Europa.
La disparità di genere in quest’ambito appare particolarmente marcata, in Italia, già nelle aule scolastiche: il 33% delle donne italiane che in fascia di istruzione superiore ha seguito studi scientifici non ha beneficiato del sostegno dei professori, rispetto al 19% degli uomini.
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All’incontro erano presenti anche le ‘ambasciatrici delle scienze’, 3 giovani ricercatrici chiamate a rappresentare un esempio di contrapposizione agli stereotipi di genere: Maria Enrica Di Pietro, 31 anni, chimica, ricercatrice al Karlsruhe Institute of Technology in Germania e vincitrice del Premio ‘L’Oréal Italia per le donne e la scienza’ nel 2014; Caterina Mogno, 25 anni, fisica; Carlotta Teruzzi, 24 anni, biologa.
Le 3 ‘camici rosa’ hanno raccontato la loro storia e risposto a domande e curiosità dei ragazzi sulle proprie scelte professionali.
In collaborazione con AdnKronos
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