Un detenuto di 28 anni si è impiccato, nel carcere di Forlì, poche ore dopo essere arrivato in cella. Avrebbe dovuto scontare una pena di due anni.
Il 28enne era stato condannato a due anni di reclusione. Il suicidio è arrivato a poche ore dal suo arrivo al carcere di Forlì. L’allarme del sindacato della Polizia penitenziaria: “E’ il 61esimo caso nel 2022″.
Il giovane era arrivato in carcere, a Forlì, da poche ore dopo essere stato condannato in via definitiva a due anni di reclusione.
Una vola arrivato in cella, il 28enne si è tolto la vita impiccandosi. Si tratta di un uomo di origini albanesi, senza fissa dimora. Un caso come ormai se ne vedono e sentono parecchi in questi mesi. Soprattutto quelli estivi, visto che il bilancio di suicidi nelle carceri in Italia non è mai stato così tragico.
E’ il settimo caso solo in Emilia Romagna nel 2022, mentre il 61esimo in Italia. Sull’episodio è intervenuto anche il sindacato della Polizia penitenziaria, che ha parlato di una delle estati più drammatiche della storia, da questo punto di vista.
Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato, ha comunicato che i casi di suicidi sono stati 16 negli ultimi mesi, compreso un poliziotto e 9 tentati suicidi.
E ancora 18 celle incendiate, cinque aggressioni al personale alla settimana, 12 risse tra clan rivali in cella e detenuti.
Uno dei peggiori bilanci di sempre. Nell’ultimo anno sono stati 61 i suicidi nelle carceri italiane, sette nel 2022 solo in Emilia Romagna, più di 1 su 10. Una situazione gravissima, denunciata anche dal sindacato della Polizia penitenziaria.
Oltre ai suicidi anche le rivolte stanno preoccupando i sindacati, così come le aggressioni. Le associazioni stanno tentando infatti di attirare l’attenzione della politica che ancora una volta, secondo il segretario, avrebbe rimandato ogni decisione sul da farsi alle prossime elezioni.
Tale emergenza però, continua Di Giacomo, non può attender ancora. Il momento di agire è adesso, secondo il sindacato, non domani, e non si può attendere la formazione del nuovo Governo ne l’insediamento del nuovo parlamento.
Anche la Cgil di Forlì ha denunciato la morte del 28enne, ennesimo suicidio nelle carceri italiane, e una situazione generale diventata insostenibile. In una dichiarazione ufficiale, Daniela Avantaggiato ha parlato di strutture obsolete, mancanza di personale, e inadeguatezze di tutti i tipi. Tragedie annunciate dunque, anche secondo la Fp Cgil di Forlì, alle quali denuncia si accoda anche Maria Giorgini.
La segretario generale della Cgil ha parlato anche del progetto per la costruzione della nuova struttura di Forlì, che sarebbe dovuta terminare già più di dieci anni fa. Un tema che pare non trovare posto ad oggi nell’agenda di alcun politico, e di alcun partito secondo i sindacati.
La sensazione, in una nota Cgil, è quella di un Paese che non stia facendo abbastanza per far fronte a tali problematiche, e che la morte di un giovane 28enne rappresenta una sconfitta grandissima.
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