Roberto Formigoni potrebbe finire in carcere giovedì 21 febbraio. L’ex governatore della Lombardia è in attesa della sentenza della Cassazione, chiamata a esprimere il giudizio definitivo nel processo in cui Formigoni è accusato di corruzione per i presunti fondi neri creati dalla Fondazione Maugeri e dall’ospedale San Raffaele. In appello i giudici hanno sentenziato la condanna a a 7 anni e mezzo di carcere.
Giovedì 21 febbraio la Cassazione è chiamata a confermare o annullare la sentenza di condanna a 7 anni e mezzo di carcere pronunciata il 19 settembre scorso a Milano nel processo in cui Formigoni – già senatore Pdl e Ncd tra il 2013 e il 2018 – è accusato di corruzione.
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Negli anni che vanno tra il 1997 e il 2011 Roberto Formigoni avrebbe aiutato – attraverso delibere della giunta – la Fondazione Maugeri e l’ospedale San Raffaele. Il tutto in cambio di benefit e favori (tra cui vacanze sugli yacht con gli amici Antonio Simone – ex assessore alla Sanità – e l’uomo d’affari Pierangelo Daccò.
Simone e Daccò hanno patteggiato la pena nel processo d’appello nel maggio dello scorso anno, mentre l’istanza dell’ex presidente per uscire dal processo con due anni di carcere è stata respinta dalla Procura.
Il politico di centrodestra che ha governato la Lombardia dal 1995 al 2013 potrebbe essere subito messo in prigione, in caso di accertata colpevolezza. Questo per l’entrata in vigore della cosiddetta legge ‘spazza-corrotti’.
Infatti la legge prevede, in caso di condanna, il carcere immediato. Ciò poiché il reato di corruzione è considerato ‘ostativo’, quindi non sono previste misure alternative al carcere anche in caso di pena inferiore ai quattro anni (come era in precedenza).
Se condannato, Formigoni sarà trasferito in carcere ma dal momento che ha più di 70 anni e potrebbero esserci gli estremi per una incompatibilità con il regime carcerario, l’ex politico vicino a Comunione e Liberazione potrebbe chiedere al Tribunale di Sorveglianza di valutare la sua situazione per ottenere gli arresti domiciliari.
Se la Cassazione, invece di condannare Formigoni dovesse annullare con rinvio la sentenza d’appello, l’altro step sarebbe un nuovo processo di appello seguito da un ennesimo pronunciamento della Cassazione. Il fatto da sottolineare è però che a luglio 2019 le accuse verso Formigoni andranno in prescrizione.
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