Se il caro bollette è una preoccupazione, entrano in scena dei trucchetti da mettere in pratica. Forse non lo sapete, ma questa funzione del forno fa spendere tantissimi soldi: per questo motivo non andrebbe usata.
Quanto è bello cucinare! Ed è un’azione che, senza dubbio, può essere paragonata a un gesto d’amore. Non c’è cosa più bella, in effetti, che preparare dei piatti prelibati da gustare insieme alle persone che amiamo. Arriva un momento, però, in cui bisogna provvedere alla pulizia e alla manutenzione dei nostri elettrodomestici da cucina, specie se si passa molto tempo ai fornelli.
Uno degli apparecchi più difficili e fastidiosi da pulire, senza dubbio, è il forno, e tutti i residui di cibo incrostato che sono soliti depositarsi sul fondo e sulle pareti dello stesso.
La tecnologia, in questo, ci fornisce sempre una grande mano, in quanto vi è una categoria di forni di ultima generazione definiti “pirolitici“, ovvero, autopulenti. Questa funzione, però, nonostante sia molto comoda, è anche parecchio dispendiosa. Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
Forno pirolitico: cos’è e perché consuma
Alcuni forni di ultima generazione sono denominati “pirolitici”. Questo deriva dalla loro funzione autopulente basata sul principio della pirolisi. Si tratta, per chi no lo sapesse, di un procedimento termochimico per il quale è possibile pulire una superficie con l’utilizzo di calore estremo.
I lati positivi di questa funzione sono essenzialmente due: per attivare questo procedimento, infatti, non è richiesto l’utilizzo di alcun tipo di detersivo, e ci permette di avere il forno perfettamente pulito senza impiegare tempo ed energie.
Il lato negativo, invece, è che per attivare questo processo bisogna scaldare il forno a ben cinquecento gradi, e lasciare che agisca per circa due o tre ore. Per far sì che l’apparecchio arrivi (e mantenga) a tale temperatura, il consumo di energia schizzerà alle stelle, e le nostre bollette risulteranno decisamente più alte.
Per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese, dunque, è preferibile evitare di utilizzare tale funzione, e provvedere alla pulizia del forno alla vecchia maniera. Esistono, però, dei metodi altrettanto rapidi per farlo che non solo ci garantiscono dei risultanti eccellenti, ma ci permettono anche di risparmiare sui costi delle bollette.
Pulire il forno risparmiando
Un metodo economico ed efficace per ottenere un forno pulito è quello di utilizzare una semplice pastiglia per la lavastoviglie. Non bisogna fare altro che riporre la pastiglia in un contenitore da forno pieno di acqua calda, riporlo in forno e portarlo alla temperatura di cento gradi. Dopo due ore, la tavoletta si sarà completamente sciolta, e grazie al calore e ai detersivi in essa contenuti, le incrostazioni del forno si saranno ammorbidite, e potremo rimuoverle con l’utilizzo di una spugnetta inumidita.
In alternativa, possiamo preriscaldare il forno a duecento gradi, mettere dell’acqua nella placca del forno e riporvi un limone tagliato. Dopo averlo lasciato agire per circa venti/trenta minuti, aspettiamo che il forno si raffreddi per evitare di bruciarci.
Successivamente, dovremo soltanto prendere un panno, immergerlo nel liquido della placca e pulire accuratamente il forno. Grazie alle proprietà sgrassanti del limone, il risultato è assicurato.