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Forse dovremo dire addio alla bustina di zucchero al bar

Addio alla bustina di zucchero al bar, è questo che si evince dalla proposta di regolamento avanzata alla Commissione Europea, che prevede il divieto di tutti gli imballaggi monouso inclusi quelli per lo zucchero.

Donna che mette zucchero nel caffé – Nanopress.it

Si torna verso il passato? Forse si, è quello che ci aspetta se la proposta di regolamento avanzata in Commissione Europea verrà accettata. La proposta prevede il divieto di tutti gli imballaggi monouso inclusi quelli per lo zucchero. Ciò vuol dire che dovremo dire addio alla bustina di zucchero al bar e tornare all’uso delle zuccheriere. Una soluzione sicuramente più ecologica ma anche piuttosto datata.

La proposta di regolamento sugli imballaggi

Nella giornata di ieri, 30 novembre 2022, è stata avanzata una nuova proposta di regolamento sugli imballaggi presso la Commissione Europea.

Questa proposta di legge, nello specifico, prevede il divieto di utilizzare su tutto il territorio appartenente all’Unione Europea tutti quegli imballaggi monouso che rientrano all’interno del settore Horeca.

Il settore Horeca è il settore che interessa Hotellerie, Restaurant, Caffè. Quindi la proposta di regolamento va a toccare in particolare questi prodotti tubetti, bustine, scatole e vassoi che sono destinati alle singole porzioni o a porzioni di condimenti, salse, conserve, creme da caffè, zucchero e molti altri.

A non rientrare in questo provvedimento ci saranno solamente gli imballaggi che vengono forniti insieme agli alimenti che sono invece destinati all’asporto per il consumo immediato, e che non hanno la necessità di ulteriori preparazioni.

La proposta andrà a toccare tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea e se passerà esattamente così com’è potremo dire addio alla bustina di zucchero che troviamo oggi al bar, tornano verso i vecchi metodi classici come la zuccheriera.

Donna che apre bustina di zucchero – Nanopress.it

Come è nata la bustina di zucchero

La storia della bustina di zucchero è un gran mistero ed è anche molto controversa c’è chi infatti segna la sua nascita nel 1862 a Philadelphia, altri invece affermano che la sua invenzione avvenne nel 1908 per merito di due francesi di Parigi Francois de la Tourrasse e Loic de Combourg.

C’è chi invece racconta la storia legata ad un imprenditore e inventore newyorkese Benjamin Eisenstadt, che visse tra il 1906 e il 1996, affermando che sia lui ad aver inventato la bustina dello zucchero. Secondo infatti chi racconta la storia, Benjamin Eisenstadt aveva un caffè ne quartiere di Brooklyn, uno dei più famosi al mondo. Lasciò il suo caffè per dedicarsi alla fabbricazione di bustine da tè e ampliando il suo mercato anche allo zucchero.

Secondo quanto viene raccontato fu lui il primo a proporre ai grandi produttori di zucchero di poter confezionare lo zucchero in piccole bustine ognuna di pochi grammi. Non avendo però brevettato la sua idea, gli fu facilmente rubata e lui non ottenne neanche un riscontro economico.

Nel 1957, nonostante questa vicenda, si dedico all’invenzione della saccarina in polvere, una delle sue invenzioni più fortunate e famose che gli permise di ottenere un grandissimo successo a livello mondiale. Questo prodotto fu però da prima molto apprezzato nel Vecchio Continente e poi messo al bando.

Per vedere se la bustina di zucchero verrà messa al bando non ci resta che aspettare di vedere se il provvedimento passerà oppure verrà modificato.

Serena Reale

Classe 1989 di Roma, sono mamma, blogger e creatrice di contenuti digitali. Amo creare contenuti di ogni genere dall'editoria alla grafica. Una delle mie più grandi passioni è quella della scrittura che da sempre mi accompagna ed è da sempre lo strumento principale con cui amo esprimermi. Questa mia passione mi ha permesso nel 2013 di avvicinarmi ai blog e di conoscere il mondo digitale ma anche editoriale. Nel tempo ho collaborato a diversi siti, magazine e blog di ogni tematica. Dal 2022 collaboro con Nanopress, dove mi occupo di scrivere articoli di vario contenuto, toccando diversi temi di volta in volta. Ringrazio la redazione per avermi dato questa opportunità che per me è una sfida tutta nuova.

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