Entro la primavera apriranno nei Comuni con meno di 15mila abitanti gli sportelli unici. Molti documenti, prima disseminati in vari uffici, si potranno così richiedere alle Poste.
L’innovazione dovrebbe semplificare molte operazioni per chi non vive vicino agli uffici delle amministrazioni.
Alle Poste molti più servizi
Non è che la pubblica amministrazione sta diventando più snella? È la domanda che mi sono posta, in un misto tra sorpresa lieta e strana preoccupazione. Forse è presto per cantare vittoria, eppure lo sportello unico di Poste sembra proprio voler dare un calcio all’inestricabile groviglio burocratico in cui i cittadini si ritrovano spesso impigliati. Speriamo solo non sia l’ennesimo “ufficio complicazioni affari semplici”, come recitava il titolo di un noto libro di Sergio Scalia.
Se tutto andrà come programmato, entro i prossimi due mesi apriranno – come si diceva – i primi sportelli unici presso le Poste, in quelle che si trovano in alcuni Comuni italiani. In particolare l’innovazione riguarderà quelli piccoli, ossia con meno di 15mila abitanti.
Così attraverso il nuovo sportello, presso l’ufficio postale si potranno richiedere tutta una serie di documenti e certificati vari che oggi in tutti i Comuni, grandi o piccoli che siano, sono invece gestiti da uffici di amministrazioni diverse tra loro.
L’intento di voler provare a semplificare la vita delle persone c’è, è apprezzabile e va riconosciuto. Chi invece continuerà a essere rimbalzato da un ufficio all’altro sarà chi vive nei Comuni più grandi.
I nuovi servizi allo sportello
Nel dettaglio, il piano prevede la realizzazione dello sportello unico in ben 6.933 uffici postali, nei Comuni di cui si diceva. Qui si potranno chiedere la carta di identità elettronica, così come il passaporto. Si pensi che invece a Roma la prima deve essere richiesta al Municipio mentre il secondo al commissariato di Polizia. Sempre alle Poste si potranno richiedere anche i certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi. Solitamente vengono gestiti dal ministero dell’Interno.
E ancora, si potrà chiedere la riemissione del codice fiscale, l’estratto conto delle posizioni debitorie, la visura delle planimetrie castali, l’esenzione del canone Rai e le deleghe dei soggetti fragili. Operazioni di competenza dell’Agenzia delle Entrate. Oppure i certificati giudiziari, di competenza del ministero della Giustizia come l’Isee, l’estratto contributivo, il modello Obis e la certifcazione unica trattati a loro volta dall’Inps. Infine si potrà chiedere anche il rilascio della patente nautica e il duplicato della patente di guida che fanno capo al ministero delle Infrastrutture.
L’innovazione è stata annunciata oggi dall’ad di Poste italiane Matteo Del Fante, in una conferenza presso l’auditorium la Nuvola a Roma. Erano presenti anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e altri membri del governo. Il cambio di passo è stato reso possibile dal progetto Polis da 1,12 miliardi di euro, finanziato con 800 milioni attraverso il piano complementare del Pnrr e per la restante parte da Poste.
Dove
I primi Comuni interessati dall’esperimento sono stati Fara in Sabina, Campagnano di Roma e San Felice Circeo. Ora lo sportello unico sarà esteso a ulteriori località tra cui Aragona (Ag), Colecchio (Pr), Calazicorte (Lc), Taggia (Im), Tolmezzo (Ud), Lamon (Bl), Magione (Pg) e altri. Per i residenti di questi Comuni ci sarà un vantaggio di tempo e denaro, visto che alcuni uffici amministrativi oggi si trovano molto lontano.