L’ultimo rapporto dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha diffuso su Facebook il dato sulle vittime militari russe del conflitto.
Stando ai dati emersi, sono circa 200mila coloro che hanno perso la vita in battaglia. Le perdite del Cremlino sono state importanti, così come anche quelle di Kiev per quanto riguarda soldati e civili. Un conflitto scoppiato poco più di un anno fa che ancora è molto aspro.
È stato diffuso su Facebook l’ultimo rapporto stilato dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, in merito al numero di soldati russi morti in battaglia dall’inizio del conflitto. Si tratta di quasi 200mila uomini in poco più di un anno da quando è iniziata l’invasione, precisamente 198.260, di cui 590 solo nelle ultime 24 ore.
Nel medesimo rapporto si evince come siano importanti anche i numeri che parlano di distruzione dei mezzi armati, infatti sarebbero stati distrutti 3.571 tank, 3.095 sistemi di artiglieria, 970 missili da crociera e 2.665 droni.
Ne abbiamo parlato diverse volte in questi giorni, la guerra sta assumendo una faccia nuova e mentre fino a un anno fa i militari russi erano considerati superiori a quelli ucraini come armi e organizzazione, sembra che l’esercito di Kiev stia preparando una controffensiva con i fiocchi, questo porterà di certo all’aumento di questi dati che comunque confermano che l’Ucraina non ha mai giocato un ruolo passivo nella guerra, nonostante il Cremlino sia sempre stato considerato militarmente superiore e forte id aiuti esterni come ad esempio l’importante supporto fornito dai mercenari Wagner.
Però abbiamo visto già un importante indebolimento a Bakhmut, dove questi ultimi sono molto attivi e in queste ore hanno subito un duro attacco.
Si parlava di organizzare una controffensiva ucraina che però doveva attendere l’invio della giusta quantità di armi, invece il leader del gruppo Wagner, Prigozhin, ha detto che non è così e questa è già in atto nella città di Bakhmut, cuore della guerra in questo momento.
Le forze armate russe hanno respinto una controffensiva lungo il fronte nel Donbass ma non hanno avuto buoni risultati contro quella nella città orientale. Inizialmente non c’erano conferme né smentite sull’avanzata ucraina di 2 chilometri a Bakhmut, invece sono arrivate le parole del leader del gruppo paramilitare Wagner a fare chiarezza, ha detto infatti che i militari dell’esercito nemico sono avanzati non di due ma di ben 5 chilometri.
Ha anche osservato, in un audio che è stato diffuso su Telegram, che l’esercito di Kiev ha liberato una via strategica per rifornire le sue forze a Bakhmut, quella che conduce a Chasiv.
Questo territorio è principale zona di guerra per la posizione strategica in cui si trova e farebbe comodo a entrambi gli eserciti prenderne possesso.
Il capo del gruppo ha anche aggiunto che le forze regolari dell’esercito russo non stanno facendo la loro parte come si deve, infatti sarebbero letteralmente date alla fuga a Bakhmut, come confermato anche dal portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Konashenkov, che aveva definito questo atteggiamento come riorganizzazione e raggruppamento delle unità russe. Ma Prigozhin ha detto:
“questa si chiama fuga. il ministro degli esteri addolcisce la situazione a bakhmut, questo porterà a una tragedia totale per la russia. l’accordo con l’esercito era che noi continuassimo ad avanzare nel centro della città e nel frattempo i militari regolari avrebbero preso in controllo dei fianchi per proteggerci dall’esterno”.
Intanto, l’esercito ucraino ha detto che ha in serbo diverse opzioni per condurre la controffensiva. È stato Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, a dirlo in un’intervista, specificando che si tratta di strategie segrete e nessuno ne è a conoscenza, né tantomeno il governo intende renderle pubbliche.
Il focus al momento è incentrato su questa situazione ma c’è anche molta attenzione sugli sviluppi dopo l’incontro a Roma, previsto per oggi, fra Zelensky e Mattarella.
Fanno discutere le ultime parole del presidente ucraino in merito al conflitto, ha infatti dichiarato che secondo lui le forze russe si sono già preparate alla sconfitta. Secondo Zelensky la Russia mentalmente, già sa di aver perso la guerra e per questo è importante fare pressione.
Nello stesso messaggio su Telegram ha anche ringraziato coloro che si stanno dando da fare per aiutare il Paese. Una di queste potenze è l’Italia, dove oggi la Capitale sarà blindata nel suo spazio aereo e non solo, per l’importante incontro al Quirinale, a cui seguirà quello con la Meloni e con il Papa.
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