Inspiegabile, per il momento, tragedia a Fossombrone, dove un uomo ha ucciso la cognata e si è costituito ai Carabinieri portando ancora l’arma del delitto con sé. È accaduto in una zona di campagna della provincia di Pesaro-Urbino, e sono ignote per ora le motivazioni dietro al tragico gesto dell’uomo.
Sono certamente rimasti basiti, i Carabinieri che hanno accolto l’uomo che oggi si è presentato presso la locale caserma di Fossombrone per autodenunciarsi per un omicidio appena commesso. Il reo confesso è entrato nei locali dell’Arma avendo ancora con sé l’arma da fuoco, e ha detto ai militari di aver appena ucciso una donna. La vittima, a quanto si è appreso da fonti locali, sarebbe la cognata dell’uomo, che viveva nella residenza di campagna della famiglia. Ignote, per il momento, le cause di un gesto tanto violento.
Sono tante le ipotesi che si possono fare circa il motivo dell’uccisione della cognata 40enne da parte dell’uomo che oggi si è costituito in caserma dai Carabinieri a Fossombrone, in provincia di Pesaro Urbino, portando con sé addirittura l’arma con la quale pochi momenti prima aveva ammazzato la parente acquisita.
Un paese, quello di Fossombrone, di poco più di 8.000 persone che si conoscono tutte fra loro e che sono rimaste sconvolte da quanto accaduto nella tarda mattinata di oggi.
Non appena i Carabinieri hanno raccolto la confessione dell’uomo, alcuni militari dell’Arma si sono subito precipitati sul posto, sperando che si fosse sbagliato e la vittima potesse essere ancora viva, ma non hanno potuto fare altro, con l’ausilio del personale del 118, di decretarne la morte causata da un colpo esploso da una pistola semiautomatica.
Il delitto è avvenuto in una zona di campagna del paese, all’interno di una villetta su due piani in via Pirandello. L’omicida sarebbe sceso al piano inferiore, dove soggiornava la 40enne, e le avrebbe esploso un colpo addosso, uccidendola sul colpo. Una volta resosi conto di quanto aveva appena fatto, il cognato si è quindi diretto verso la caserma dell’Arma, con ancora la pistola al suo fianco, deciso a costituirsi e confessare il suo omicidio.
“Ho ucciso mia cognata” avrebbe detto ai militari basiti mentre consegnava l’arma l’uomo. Rimangono ancora da chiarire i motivi dietro a tale brutale omicidio, che probabilmente salteranno fuori durante l’interrogatorio al quale verrà sottoposto già a partire dalle prossime ore.
Può darsi che l’uccisione sia arrivata al culmine di una convivenza difficile da sopportare, visto che sia lui che il compagno della donna, ovvero il fratello, vivevano entrambi nella villa, uno al piano di sopra e uno al piano di sotto, oppure che il gesto sia stato causato da altro tipo di rapporti, anche se è presto per fare delle ipotesi plausibili.
Ciò che è certo, è che la 40enne ha incontrato una morte orribile, anche se forse talmente fulminea che non se ne è nemmeno quasi resa conto. Il corpo della vittima è ora a disposizione, come avviene sempre in questi casi, dell’Autorità giudiziaria.
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