Le foto del seno su Facebook, da sempre, vengono censurate. A chiunque è capitato di pubblicare un’immagine che conteneva un seno, per poi vederla sparire poco dopo. La policy del social network, si sa, non tollera la nudità (in particolar modo i capezzoli), nemmeno dinanzi a illustri opere d’arte. Molti dipinti famosissimi infatti, sono stati eliminati dalle bacheche degli utenti. Una tatuatrice però è riuscita ad averla vinta, dopo aver chiarito il motivo per cui sul suo profilo comparivano moltissime foto di seni. Facebook è arrivato persino a scusarsi.
La tatuatrice, Amber Thorpe, dopo aver visto che le sue foto venivano ripetutamente rimosse, ha deciso di chiedere direttamente a Facebook di evitare di censurare le immagini di seni pubblicate sulla sua bacheca e ha spiegato le sue ragioni: il salone britannico dove lavora, Adept Tattoos, si occupa di realizzare tatuaggi ai seni delle donne che hanno subito interventi chirurgici di rimozione di tumori della mammella e successiva ricostruzione. ‘Una volta che l’iter chirurgico è terminato e che le pazienti sono guarite, io disegno e coloro la zona dei capezzoli’, ha spiegato Amber, ‘cerco di fare in modo che il risultato sia il più naturale possibile’. I suoi preziosi tatuaggi hanno un costo di 143 euro.
Il suo è un lavoro nobile: non è una tatuatrice come le altre, non abbellisce soltanto i corpi, restituisce la femminilità a quelle donne, che per colpa di una grave malattia, se la sono vista strappare. ‘In fin dei conti, è come se portassi a termine una procedura medica. Le donne che si rivolgono a me vedono nella mia azione l’ultima tappa di una lunga battaglia’, ha dichiarato in difesa del suo operato.
Ma la notizia non finisce qui: la grande novità è che Facebook ha rimosso le foto di Amber, come da consuetudine, ma dopo aver letto le parole della tatuatrice britannica, ha deciso di porgerle le scuse: ‘Siamo davvero desolati. Le foto sono state ritirate per errore. Il nostro team riceve milioni di segnalazioni a settimana e noi facciamo il possibile’.
Una grande vittoria per le donne, doppia per quelle che hanno superato la grande sofferenza di un tumore al seno.