Fototerapia: quali i benefici e le controindicazioni? Con questa tecnica ci si sottopone, nel corso di diverse sedute, a della luce filtrata. L’obiettivo è quello di curare alcune malattie, specialmente quelle che interessano la pelle, come la psoriasi, la dermatite atopica, la vitiligine e l’ittero neonatale. Un bel bagno di luce può essere davvero rigenerante, aiutando a combattere anche la depressione. Scopriamo più in particolare i vantaggi che se ne possono ricavare.
I benefici
I benefici della fototerapia sono riscontrabili nel trattamento di diverse patologie dermatologiche. Non si tratta soltanto di curare la dermatite atopica, ma di trattare condizioni anche più intense, come la psoriasi. La fototerapia può essere utile anche contro la vitiligine. Questa malattia si distingue per una produzione ridotta di melanina. I raggi luminosi riescono a stimolare l’attività dei melanociti e inoltre fanno in modo che il nostro organismo produca sostanze antinfiammatorie, la cui azione si riscontra proprio a livello della cute.
In generale la fototerapia aiuta a recuperare un certo equilibrio dell’organismo e a fare in modo che esso ritrovi una certa armonia nelle sue funzioni essenziali, che riguardano soprattutto il sonno, l’appetito, il desiderio sessuale e l’umore. Tutti questi elementi possono beneficiare del fatto che, proprio attraverso la luce, viene stimolata nel cervello la produzione della serotonina, la sostanza che sta alla base di uno stato di serenità. La fototerapia può essere considerata uno di quei rimedi naturali contro la tipica stanchezza di primavera, perché ci aiuta a farci sentire più attivi e meno deboli.
Le controindicazioni
Le controindicazioni della fototerapia riguardano in particolare quegli effetti collaterali che possono manifestarsi, sottoponendosi alle sedute di luce filtrata. Si tratta in genere di rischi lievi e che tendono a durare poco, come, per esempio, la nausea, le eruzioni cutanee, il mal di testa, l’affaticamento degli occhi, la secchezza della bocca. A volte si possono riscontrare anche un aumentato senso di irritabilità e dei disturbi del sonno. Si deve stare attenti, se contemporaneamente alle sedute di fototerapia si stanno assumendo dei farmaci, come antinfiammatori ed antibiotici, che possono aumentare la sensibilità alla luce. Ci si deve sempre interrogare sui pericoli per la salute legati al rapporto tra antibiotici e sole o luce in generale.
Le sedute di fototerapia possono essere sconsigliate anche a coloro che soffrono di alcune malattie specifiche, come quelle a carico degli occhi o il lupus eritematoso. Di solito, specialmente in caso di presenza di queste patologie, è meglio rivolgersi al consulto del medico, che può indicare il da farsi. Si può rimediare anche dosando meglio il tempo fra una seduta e l’altra e interrompendo con delle pause i trattamenti che prevedono un’esposizione più lunga.