Nella giornata di ieri si è verificata una frana in alta Val Formazza, al momento sono stati identificati solamente due dispersi, un uomo di 41 anni e una donna di 31 non si sa se ci siano altre persone e escursionisti che siano rimasti coinvolti dalla frana.
A dare l’allarme della frana un altro escursionista che passava nella zona, ha avvertito un grosso rumore di frana e non ha più individuato gli escursionisti che erano dietro di lui. Sul posto sono accorsi i soccorsi che da subito hanno avviato le operazioni necessarie. A causa dei continui distacchi, del buio e delle difficoltà comunicative per la quasi totale assenza di rete si è dovuto interrompere le ricerche che riprenderanno nella mattinata.
Riprenderanno questa mattina le ricerche dei dispersi in seguito alla frana che si è verificata nella giornata di ieri, 24 settembre 2023, in alta val Formazza, nella zona di Verbano-Cusio-Ossola.
L’aria interessata dalla frana è quella che si trova sotto il rifugio di Città di Busto, situato a 2480 metri di altitudine che rientra nel comune di Formazza, rifugio che al momento è chiuso per via della stagione invernale.
Sul posto sono intervenuti già da ieri i Vigili del Fuoco, il soccorso alpino e anche il soccorso alpino della Guardia di finanza.
A prestare soccorso ci sono anche il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e le unità cinofile del soccorso alpino.
L’allarme della frana è stato dato da un escursionista, l’uomo mentre si trovava a passare nella zona aveva visto tre persone dietro di lui, dopo di che si è sentito il rumore di una frana e non è più riuscito ad individuare i tre individui.
Il tutto si è verificato nella zona del Piano dei camosci che si trova proprio sotto il rifugio, già menzionato e che attualmente è chiuso.
Bruna Papa, sindaca di Formazza ha dichiarato all’Ansa che la zona interessata dalla frana si trova a circa 2400 metri di altitudine ed è raggiungibile solamente a piedi, percorrendo un cammino di circa due ore e mezza, oppure è possibile raggiungerla in elicottero.
Sul posto è stato allestito un punto base da cui già da ieri sono state avviate le ricerche e coordinate le operazioni. Questa zona è completamente disabitata quindi gli unici dispersi e persone che possono essere in pericolo sono proprio gli escursionisti che si trovavano in transito nella zona al momento della frana.
Nella serata di ieri sera però a causa del buio e dei continui distacchi le operazioni di soccorso sono risultate particolarmente difficili e per questo è stato necessario sospenderle fino a questa mattina.
Da quanto spiegato dal soccorso alpino è una zona al momento molto instabile, non si sa con certezza quante persone siano rimaste coinvolte e a causa del calar del sole è impossibile proseguire con le ricerche.
A rendere difficile le operazioni di soccorso c’è anche la scarsa copertura di rete che rende difficile se non quasi impossibile le comunicazioni tra i soccorritori.
L’unica certezza al momento è che ci sono sicuramente due dispersi, un uomo di 41 anni di Nebbiuno e una donna di 31 anni di Borgomanero.
La loro identificazione è stata possibile grazie all’auto che è rimasta nel parcheggio da cui iniziano i sentieri, sia i famigliari che gli amici hanno dato conferma che ieri i due dispersi si trovavano nella zona.
Al momento non si hanno notizie su altri eventuali dispersi nella zona. Le ricerche riprenderanno non appena le condizioni nella zona permetteranno ai soccorsi di operare in sicurezza.
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