Ci troviamo in Venezuela, precisamente nella città di Maracay dove una violenta frana ha ucciso 3 persone di un piccolo quartiere e danneggiato 50 abitazioni.
Le squadre di soccorso hanno atteso che la spaventosa colata di fango desse un po’ di tregua prima di iniziare le ricerche.
Maracay è una città a ovest di Caracas e in un piccolo quartiere chiamato Los Castanos si è verificata in queste ore una violenta frana con conseguente colata di acqua e fango.
Impressionanti i video e le immagini che circolano sul web, i quali mostrano i residenti increduli in mezzo a un paesaggio davvero apocalittico in cui molte case sono state spazzate via o distrutte dalla furia della frana.
È avvenuto tutto in pochi minuti e subito i soccorritori si sono messi all’opera per le operazioni di ricerca dei dispersi. Il bilancio riporta ad ora 3 feriti ma potrebbe peggiorare nelle prossime ore poiché le squadre dei ricercatori hanno appena iniziato.
Fra le macerie delle case danneggiate e in mezzo al fango, si cercano coloro che mancano all’appello, anche se non si hanno ancora dati certi in merito al numero dei dispersi.
Moltissimi i feriti, specialmente bambini che sono stati letteralmente trascinati via e scaraventati ovunque dalla colata di fango che ha travolto il quartiere.
Siamo in un luogo molto povero in cui le case sono precarie ed eventi come questi sono sufficienti a demolire intere zone lasciando solo devastazione e disperazione, la stessa che si legge negli occhi di chi in lacrime sa che dovrà ricominciare da 0.
La frana è stata causata dallo straripamento di un fiume a causa delle violente piogge torrenziali registrate nelle ultime ore a Maracay.
Basti pensare a quello che creano questi fenomeni in Italia, ad esempio l’alluvione delle Marche, per capire cosa possono comportare in territori poveri come quelli venezuelani.
Paradossalmente però sono proprio queste zone le più colpite da tali disastri, anche perché le piogge sono molto più intense e violente, inoltre c’è molta più presenza di terra rispetto al nostro Paese dove si intersecano strade e abitazioni solide.
Il capo di Stato è intervenuto riportando l’accaduto alla stampa, riferendo che sono all’opera circa 300 soldati insieme alla Protezione Civile.
Le parole di Nicolas Maduro sono state riportate da testate internazionali autorevoli e la notizia ha in poco tempo fatto il giro del web, anche grazie ai video diffusi sui social network.
Tale emergenza arriva dopo quella della scorsa settimana in cui una frana ha colpito la città di Las Tejerias nelle stesse modalità, ossia per le piogge torrenziali.
La cittadina colpita, anch’essa nello stato di Aragua come Maracay, ha perso 54 persone e le operazioni di recupero sono continuate fino a pochi giorni fa.
Ora questa nuova tragedia ha sconvolto la comunità venezuelana, colpita ancora una volta da un fiume di fango che ha invaso le strade, sradicato alberi e pali, trascinato via auto e tutto ciò che incontrava.
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