Frana sul Carega. La guglia dell’Omo, è crollata. L’immagine legata al profilo delle piccole Dolomiti adesso non ci sarà più, tutto sarà cambiato e non rimane altro da fare se non abituarsi al nuovo prospetto.
A frenare, forse a causa del maltempo che accompagna l’Italia intera da settimane, è stato il sasso posto tra le due guglie, che fino ad oggi erano rimaste inseparabili.
La segnalazione del cedimento questa volta è arrivata da parte di un escursionista e ha lasciato tutti spiazzati.
La Dona e l’Omo rappresentavano insieme uno scorcio caratteristico che oggi abbiamo salutato definitivamente
L’Omo e la Dona rappresentavano per chiunque uno scorcio caratteristico del sentiero 113 delle Alpi. Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Ciambetti ha subito condiviso la notizia e ha salutato l’omo come riteneva più opportuno.
Ha affermato che da adesso in poi la Dona sarà sola. Questo crollo non è soltanto un evento naturale, ma rappresenta qualcosa di più, che va nettamente oltre. Stiamo parlando di quello che è il ciclo della vita.
Il sentiero dalla Gazza e 113, hanno perso due guglie. La natura cambia costantemente sotto i nostri occhi
Il sentiero 113 e la salita dalla Gazza, oggi hanno perso due guglie e l’immagine possente del Carega. Chiunque della zona si è ritrovato ad affrontare almeno una volta nella vita quel percorso.
Adesso il territorio è rimasto, sotto questo aspetto, un po’ più solo. A dimostrazione netta del fatto che la natura ha il controllo di ogni cosa. Per cui c’è veramente ben poco da fare. Il cedimento, lascia tutti sbigottiti. Sui social per l’appunto non si parla d’altro da ore. Non mancano le reazioni di sorpresa, così come non mancano stati d’animo come tristezza e amarezza. Poi c’è chi lascia un po’ di spazio all’ironia e afferma che l’uomo statisticamente è il primo a lasciare questa terra.