Francesco Nuti in ospedale dopo una caduta: salute non grave, ricoverato per accertamenti

Francesco Nuti in ospedale. L’attore è stato ricoverato dopo una caduta, mentre stava facendo riabilitazione a Prato. Trasportato prima all’ospedale cittadino Santo Stefano, è stato poi ricoverato al Careggi di Firenze. Le condizioni di salute non sono gravi, “media gravità“, riporta la struttura ospedaliera. L’episodio si è verificato ieri mattina: intorno alle 11.00 la caduta durante la riabilitazione, alle 13.00 il ricovero all’ospedale fiorentino.

Francesco Nuti – Le attuali condizioni di salute

Secondo una prima ricostruzione, il regista sarebbe caduto nei pressi di una piscina lì a Prato nella quale Francesco Nuti svolge gli esercizi di riabilitazione, ogni settimana. Le attuali condizioni di salute giungono a seguito di un quadro clinico segnato dalle esperienze pregresse dell’attore: il regista, infatti, batté la testa già nel settembre 2006, quando finì in coma.

La conferma dall’ufficio Stampa di Francesco Nuti

A confermare quanto accaduto, oltre all’ospedale fiorentino Careggi, è stata anche l’addetto stampa ufficiale del noto attore e regista, che in una nota diffusa ha precisato con poche battute quanto avvenuto: “Da quello che ci riferiscono si tratta soprattutto di accertamenti, ma ci dicono che Francesco sta bene“, fa sapere.

Lo spettacolo-omaggio per Francesco Nuti

Proprio in questi giorni, per l’attore e regista di origini pratesi è stato annunciato uno spettacolo omaggio che si terrà al teatro Metastasio di Prato in scena il prossimo 29 e 30 dicembre. Col senno di poi, singolare il nome dell’evento, naturalmente scelto senza poter immaginare cosa sarebbe capitato al noto attore: Andata caduta e ritorno, il titolo dello show a lui dedicato, ispirato alla biografia Sono un bravo ragazzo (Rizzoli).

Francesco Nuti in coma nel 2006

La storia di Francesco Nuti è nota ai più: nel 2006 finì in coma dopo una brusca caduta, ricoverato prima al Policlinico Umberto I di Roma per una ferita alla testa, poi trasportato d’urgenza presso il reparto di neurochirurgia, sotto i ferri per molte ore. Veniva da un periodo turbolento, alle prese con depressioni e droghe.

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