Francesco Rocca è il nuovo candidato del centrodestra per le Regionali nel Lazio. La carriera tra luci e qualche ombra dell’ex presidente della Croce Rossa.
Avvocato penalista, processi contro la mafia, carriera tra emergenze e cariche di prim’ordine. Chi è Francesco Rocca: l’uomo scelto da Giorgia Meloni per il Lazio.
Un ruolo in prima linea tra Codogno e Ucraina, dal rilievo sicuramente internazionale. Francesco Rocca è stato eletto presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa, ed era uno dei primi nomi sul taccuino di Giorgia Meloni per il ministero della Salute.
Nato nel 1965, la carriera dell’uomo scelto da Fratelli d’Italia per le Regionali nel Lazio è fatta di luci e poche ombre – soprattutto giovanili. In mezzo una lunga carriera legata inevitabilmente alle emergenze, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Il suo attivismo, con presenza e continuità nei vari luoghi in crisi, hanno fatto sì che per Rocca anche dalla sinistra arrivassero apprezzamenti. Nel contesto internazionale inoltre è molto conosciuto, per aver spesso avuto a che fare con Onu e Oms.
Professione avvocato penalista, sono tanti i processi importanti di Rocca dagli anni’90 ai processi contro le organizzazione mafiose – che lo portarono a dover far uso della scorta per 5 ani, fino ai primi anni 2000 in cui si dedicò alla sanità dopo la specializzazione alla Scuola della Pubblica amministrazione come direttore di ospedali.
Proprio alla Regione Lazio risale il suo primo incarico, nel 2003, quando vestì i panni Commissario straordinario dell’ospedale Sant’Andrea a Roma. Poi nel 2007 la prima carica con la Croce Rossa, quando divenne capo del dipartimento delle operazioni di emergenza. Fino al 2010 inoltre è stato membro del consiglio dell’Istituto nazionale per le Malattie infettive dello Spallanzani, sempre a Roma, e in parallelo nel 2008 è stato scelto per guidare la Croce Rossa.
Nella giornata di oggi sono arrivate le dimissioni, Rocca ha spiegato di volersi mettere a disposizione del territori, da “esperto di sanità pubblica per essere un valore aggiunto”. Ma anche se non è sempre stato rose e fiori il rapporto tra il neo candidato e gli altri membri della Croce Rossa, FdI non ha faticato a scegliere quello che grazie alla presidenza della Croce Rossa e ai diversi incarichi ricoperti era diventato di fatto uno degli uomini più potenti del Paese.
Di recente La Repubblica ha inoltre fatto luce sul passato di Francesco Rocca, riportando come nel 1986 il tribunale di Roma aveva visto come imputato, dopo un processo per spaccio, l’adesso candidato del centrodestra.
Un giovane Francesco Rocca era stato posto sotto interrogatorio, ammettendo di aver conosciuto nel giugno ’85 alcuni giovani nigeriani e “di essersi interessato su loro richiesta per reperire un acquirente per quantitativi consistenti di eroina” scrive La Repubblica. Aveva 19 anni Rocca quando venne fermato dai carabinieri sulle tracce di un giro di spaccio a Casal Palocco.
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