Francesco Totti: Roma si inchina all’immortalità del Pupone

Totti fa la storia, ancora una volta, della Roma

Unico. Pazzesco. Immortale. C’è un giocatore che alla veneranda età di 39 anni racchiude questi tre aggettivi e riesce ancora a fare la differenza in Serie A. Francesco Totti è l’ultimo Re di Roma, certamente l’unico ancora vivente, ed è la sua incredibile immortalità che sorprende ogni volta. Nella giornata di ieri la Roma perdeva all’Olimpico per 2-1 contro il Torino ma poi è entrato lui, Totti, e l’incontro è cambiato. Doppietta, vittoria e 247 reti con la maglia della Roma. Fenomeno.

Quest’anno Totti è stato utilizzato ben poco sia Rudi Garcia, sia da Luciano Spalletti con cui è nata una piccola “inimicizia”. Le lamentela dei tifosi giallorossi e dello stesso giocatore hanno portato spesso il mister toscano ha fare affermazioni azzardate sullo stato di forma di Totti ma alla fine, piano piano, anche l’ex zar dello Zenit ha dovuto far scendere in campo Totti. Certo, non perché lo hanno chiesto i tifosi ma perché lo stesso Spalletti si è reso conto di quanto Roma abbia ancora bisogno di Totti e di quanto il Pupone poteva ancora dare alla squadra.

I numeri sono clamorosi, soprattutto se sei sulla soglia dei 40 anni e giochi nella massima serie italiana, mica la Terza Categoria, nelle ultime cinque giornate Totti ha segnato tre gol (4 totali, tutti decisivi) e ha fatto due assist in 290 minuti giocati. Una media di un gol ogni 72 minuti e il primo gol contro il Torino, quando è entrato a quattro minuti dalla fine, è il più veloce realizzato da un subentrato nella stagione 2015/2016, solo 22 secondi.

A questo punto arriverà il tanto agognato rinnovo per un’altra stagione? La società è li, sull’attenti, ad aspettare che succeda qualcosa ed effettivamente qualcosa sta accadendo, Totti è ancora importante per la Roma. Lo stesso giocatore sa benissimo che non potrà giocare tutta la stagione, tutte le partite ma d’altro canto vuole continuare, anche la prossima stagione, a dare una mano alla sua squadra del cuore e quindi è tutto nelle mani di Luciano Spalletti.

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