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Francesco Totti ha ricevuto quello che potrebbe essere il congedo a una carriera straordinaria: entrato nel finale della gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League 2015/16, con la sua Roma ormai pronta a salutare la competizione europea visto il doppio 2-0 che stava maturando, il capitano giallorosso ha raccolto la standing ovation del Santiago Bernabeu. È un’onorificenza destinata a pochi giocatori ed è toccata anche al Pupone, che è subentrato a El Shaarawy quando ormai c’era ben poco da fare. La tana del Real Madrid aveva riservato lo stesso trattamento anche ad Andrea Pirlo con la sua Juventus e, soprattutto, a Alessandro Del Piero quando abbatté in casa proprio le Merengues con una meravigliosa doppietta a 34 anni d’età, nel pieno della maturità.
Alcuni hanno commentato che fosse quasi un applauso di commiato, per 20 minuti di partita più per gli onori della cronaca che per un’effettiva utilità, ma non è così. Ricordiamo che qui Totti segnò uno storico gol che valse la vittoria nel 2002 e nel 2008 contribuì in prima persona al passaggio ai quarti di finale. Rimane la frase di Zidane pronunciata alla vigilia: “Totti? Godiamocelo tutti”, lasciando per una volta da parte le polemiche.