La Francia, nonostante il duro colpo assestato dritto alla centralina della paura dall’Isis con l’attentato di Parigi, non pensa soltanto a emettere nuove leggi per aumentare controlli e sicurezza: in questi giorni infatti, il Senato ha approvato in via definitiva la nuova normativa contro lo spreco alimentare.
La nuova legge impedisce alle multinazionali di gettare via il cibo o di rendere le derrate invendute non più adatte al consumo.
L’obiettivo è quello di ridurre drasticamente le 8 milioni di tonnellate di cibo che ogni anno in Francia finiscono dritte nella spazzatura.
Grazie a questa normativa l’invenduto alimentare, in gran parte proveniente dai supermercati, verrà reindirizzato, a pochi giorni dalla scadenza, alle associazioni e organizzazioni caritatevoli, oppure verrà destinato a realtà che lo trasformeranno in compost o mangime per animali.
La parte che ancora è in via di definizione è quella riguardante le sanzioni per i trasgressori: potrebbe esserci il rischio di reclusione sino a due anni e multe sino ai 75mila euro.
La nuova normativa, indirettamente aumenta di fatto le responsabilità dei produttori sui prodotti difettosi.
La Francia è il primo paese al mondo ad aver dato vita a una legge così rigida contro gli sprechi alimentari. Considerati gli enormi problemi legati ai rifiuti e agli sprechi che affliggono l’Italia, quando il nostro Governo riterrà di dover trattare un argomento di così stretta attualità e urgenza?
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