“Siamo in una situazione molto difficile o addirittura critica perché abbiamo un virus che circola molto velocemente”. Lo ha affermato Jean-Francois Delfraissy, immunologo e presidente del Comitato tecnico scientifico Covid-19 in Francia, durante un’intervista all’emittente radiofonica Rtl.
La stima dei casi giornalieri della seconda ondata nel Paese, secondo l’immunologo, potrebbe essere molto vicina ai 100mila casi al giorno “tra diagnosticati, non diagnosticati e asintomatici”.
In Francia, nella sola giornata di ieri, i casi di nuovi contagi sono arrivati a quota 52.010.
“Penso che molti nostri concittadini non siano ancora consapevoli di quanto ci attende. Posso capirlo, è qualcosa di molto difficile da accettare”, ha continuato Delfraissy. “Adesso dobbiamo avere una visione che non sia soltanto francese, ma europea”. Per l’immunologo, inoltre, la situazione “è straordinaria nel senso negativo del termine”.
Il presidente del consiglio Francese, Jean Castex, ha ammesso di “essere sorpreso dalla brutalità di quanto è accaduto negli ultimi 15 giorni“. Rispetto alla seconda ondata, che il Primo Ministro francese aveva già previsto nei mesi precedenti, ha aggiunto che “sarà sicuramente più forte della prima”.
Anche Aurélien Rousseau, direttore generale dell’Agenzia Regionale di Salute dell’Ile-de-France, la regione di Parigi, ha parlato di “accelerazione molto forte della contaminazione e degli ingressi in rianimazione”.
Di fronte alla crescita incontrollata dei casi di Covid-19, Delfraissy ha parlato di un possibile “coprifuoco più massiccio sia negli orari sia nell’estensione geografica a livello del territorio nazionale” e di un “lockdown meno duro, di tipo irlandese”. In entrambi i casi, il Presidente del Cts è rimasto fermo su un punto: le scuole dovranno rimanere aperte. Inoltre, Delfraissy ha sottolineato più volte che ogni eventuale decisione al riguardo spetterà al governo e alla politica.
Su un possibile lockdown totale si è espresso Geoffroy Roux de Bézieux, presidente del Medef. Durante un’intervista a Radio RMC ha spiegato che un’ulteriore chiusura causerebbe non solo una “recessione del 10% nel 2020, ma anche un crollo dell’economia francese“.
“Se si dovesse riconfinare totalmente come a marzo, andremmo verso il crollo dell’economia francese. Rischiamo di non riprenderci piu, sarebbe qualcosa di molto molto duro”. Anche se i mercati hanno una capacità di ripresa incredibile”, ha spiegato.
Situazione drammatica anche in Germania, dove ieri i nuovi casi di Covid-19 sono stati 11.176.
Oggi la cancelliera Angela Merkel, davanti al direttivo della Cdu, ha espresso una profonda preoccupazione per lo sviluppo della pandemia nel Paese. Secondo la Bild online, la cancellaria ha parlato di una situazione “altamente dinamica e drammatica” e ha lanciato l’allarme su un possibile impatto dell’aumento incontrollato dei contagi sulle terapie intensive che andrebbe a ricadere, in maniera negativa, sul futuro della Germania.
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