Arrivano nuove critiche al governo Meloni da parte di Spagna e Francia su due questioni fondamentali: lavoro e migranti. I due Paesi europei hanno usato parole molto dure contro la destra italiana per le norme varate. Il partito del premier Emmanuel Macron non ha mancato di definire Meloni “disumana e inefficace”, mentre Yolanda Diaz, vicepremier iberica, l’ha accusata di favorire “contratti spazzatura”.
Nuova tegola per la premier Giorgia Meloni, oggetto di critiche feroci da parte di due dei più importanti e influenti Stati europei: Francia e Spagna. Il capo del partito Renaissance, lo stesso di Emmanuel Macron, Stéphane Séjourné, in una recente intervista ha bollato la Presidente del Consiglio come “disumana e inefficace“. Non è andata meglio in Spagna, dove la vicepremier Yolanda Diaz non ha avuto remore a sostenere come Meloni vada “contro i lavoratori e le lavoratrici“. Un attacco non certo passato in sordina, e che ha scatenato la reazione adirata di Matteo Salvini, che ha chiesto rispetto.
Il primo, in ordine di tempo, a criticare Giorgia Meloni è stato Stéphane Séjourné, caspo del partito di Emmanuel Macron, Renaissance, dalle pagine de Le Figaro: “L’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”.
Questo si legge in un articolo del giornale che ha per tema i rapporti in crisi tra Francia e Italia, dal titolo emblematico “Nonostante le loro differenze, Meloni agitata come uno spauracchio anti-Le Pen dal governo” e che cita proprio le parole di Séjourné, tra le altre.
Un concetto, stando al quotidiano francese più longevo in circolazione, che il leader politico ribadirà a breve: “Messaggio che l’eurodeputato prevede di ripetere il 25 maggio a Roma, dove organizza un seminario del gruppo Renew a sostegno del Pd” spiega l’articolo.
Le Figaro, dalla linea editoriale di centrodestra, ritiene che si tratti di una strategia del partito di Macron in vista delle elezioni del 2024: “A rischio di irritare un vicino della Francia, il campo di Macron si serve della dirigente nazionalista dell’Italia come di un nuovo spauracchio anti Rassemblement National (RN). Utile, a un anno dalle elezioni europee del 2024, in vista delle quali gli alleati del capo dello Stato immaginano di rilanciare il duello fra un ‘blocco di centro’ e un ‘blocco nazionalista’”.
Ma anche dalla Spagna arrivano critiche al governo di Giorgia Meloni, con le parole, durissime, usate da Yolanda Diaz, vicepremier iberica e Ministro del Lavoro, che ha voluto dire la sua sul nuovo Decreto Lavoro e le iniziative prese dal nostro governo, parlando di ritorno a “contratti spazzatura” durante l’ultimo Congresso dei deputati spagnolo.
“È quello che volete fare anche voi, anche se qui non arriverete mai al governo” – ha detto rivolta alla deputata del partito ultraconservatore Vox, Inés Cañizares – “In Italia è stato fatto qualcosa di ancora peggiore, l’abolizione del reddito di cittadinanza” ha poi aggiunto.
Parole tanto dure non potevano passare inosservate, e così non è stato. Matteo Salvini, leader della Lega e vicepresidente del Consiglio dei ministri, ha pochi minuti fa pubblicato un tweet sul suo profilo verificato che non lascia adito a dubbi sul suo pensiero in merito.
“Toni inaccettabili e offensivi. La Francia non può dare lezioni a nessuno. Portino rispetto al governo italiano” ha scritto Salvini su Twitter. L’argomento migranti continua quindi a infiammare la polemica tra Francia e Italia, scatenatasi nuovamente dopo le parole del ministro degli Interni francese Gérald Darmanin di qualche giorno fa.
L’esponente politico aveva definito Giorgia Meloni “incapace di risolvere i problemi migratori dell’Italia” bollando inoltre il governo come di “estrema destra”. Dichiarazioni che avevano scatenato la reazione dell’esecutivo, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che aveva annullato il viaggio previsto in Francia.
Una situazione che il governo d’Oltralpe aveva cercato di placare, distendendo i toni con il messaggio del portavoce Olivier Véran, che si era affrettato a dichiarare come “Non ci fosse nessuna volontà di ostracizzare l’Italia in alcun modo” aggiungendo poi come la Francia fosse intenzionata a continuare a lavorare con l’Italia. Ora questa nuova polemica, che non aiuterà certo a distendere i rapporti tra i due Paesi.
È di pochi istanti fa la replica di Giorgia Meloni alle parole di Séjourné: “Io credo che si utilizzi la politica degli altri governi per regolare i conti interni. Non mi sembra una cosa ideale sul piano della politica e del galateo, però ognuno fa le scelte che vuole fare” ha detto Meloni parlando da Praga, dove si trova in visita a Petr Fiala.
“Evidentemente c’è qualche problema che devono risolvere. Ma non credo sia un problema che hanno con noi. Evidentemente c’è qualche problema di tenuta del consenso che bisogna affrontare, ma è un problema interno. Non mi ci voglio infilare, capisco le difficoltà” ha aggiunto, concludendo come a lei interessi il parere degli italiani, sul suo operato.
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