Il museo del Louvre a Parigi ha riaperto i battenti nella giornata di sabato 4 febbraio, dopo la chiusura temporanea scattata a seguito dell’attacco del giorno precedente, compiuto da un 29enne egiziano armato di machete, che si era scagliato contro un gruppo di soldati, ferendone uno. “Sabato il museo del Louvre resterà aperto dalle 10. Grazie al nostro pubblico per la sua comprensione e il suo appoggio”, si legge sul sito. In seguito all’attacco erano state evacuate circa 1.200 persone, la maggior parte delle quali erano visitatori del Louvre e dell’annesso centro commerciale.
L’aggressione è avvenuta ieri intorno alle 10 della mattina: l’uomo ha attaccato con un machete un gruppo di militari al Carrousel du Louvre, centro commerciale sotterraneo accanto al celebre museo di Parigi, al grido di ‘Allahu akbar’, cioè ‘Allah è grande’.
Uno dei militari ha esploso spari, che hanno causato ferite gravi all’aggressore, il quale adesso lotta fra la vita e la morte nell’ospedale Georges Pompidou di Parigi. Secondo la polizia, che ha informato che uno dei due soldati è rimasto lievemente ferito, l’uomo non aveva esplosivi in nessuna delle borse che portava.
I media francesi riportano che il sospettato avrebbe menzionato diverse volte sui social network lo Stato islamico e avrebbe mostrato interesse per gruppi che si dedicano alle armi da guerra.
È emerso che l’attentatore era entrato in Francia lo scorso 26 gennaio con un visto da turista di un mese e ha comprato a Parigi i due machete con i quali ha attaccato la pattuglia. Aveva permesso di soggiorno negli Emirati Arabi Uniti ed è da qui che sarebbe volato a Parigi. Secondo quanto ha riferito in conferenza stampa il procuratore di Parigi, François Molins, l’attentatore del Louvre aveva richiesto il visto negli Emirati lo scorso 30 ottobre e aveva un volo di ritorno in programma per il 5 febbraio.
Negli ultimi due anni in Francia si è verificata un’ondata di attacchi jihadisti, per un totale di 238 vittime: fra questi quello alla sede di Charlie Hebdo a gennaio del 2015, gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi e Saint Denis, e l’attacco del 14 luglio a Nizza.
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