(foto da Twitter)
Torna l’incubo terrorismo in Francia dopo l’assalto di un uomo in un ritiro di monaci vicino Montpellier. Il killer, dopo aver ucciso a coltellate la custode e aver tenuto in ostaggio una sessantina di cattolici, si è dato alla fuga. La prefettura per ora parla di “azione criminale” ma non esclude il terrorismo, in giornate in cui l’allerta è massima dopo che sono stati sventati alcuni attentati.
È successo tutto verso le 22 di giovedì 24 novembre, quando un uomo armato e incappucciato ha fatto irruzione in una casa di riposo per i missionari a Montferrier-sur-Lez, nel sud-ovest della Francia, vicino Montpellier. Secondo le prime ricostruzioni della gendarmeria, appena entrato nell’edificio ha imbavagliato e ucciso la custode a coltellate. La donna, prima di morire, è riuscita a lanciare l’allarme mentre il killer saliva nell’edificio prendendo in ostaggio 59 monaci e due suore. Intorno a mezzanotte e mezzo l’irruzione delle teste di cuoio che hanno liberato gli ostaggi. Nessuna traccia però del killer: l’uomo, di cui non si conosce l’identità, è scappato. La polizia per ora resta cauta e parla di “azione criminale”. Ma l’ipotesi terrorismo resta molto probabile.
Ministro dell’Interno: “Mai minaccia terrorismo così elevata”
Negli ultimi giorni, infatti, in Francia è allerta massima terrorismo. Nel fine settimana, la polizia francese ha arrestato sette uomini, cinque dei quali sono ancora in carcere con l’accusa di aver pianificato attacchi per l’1 dicembre contro luoghi simbolo di Parigi: il parco divertimenti Disneyland, il mercatino di Natale degli Champs-Elysées, bar, luoghi di culto e la stazione della metropolitana Charonne. Insomma, a un mese da Natale la tensione è altissima: “Mai la minaccia terroristica è stata così elevata sul nostro territorio”, ha ammesso il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve.