‘Se dovessi avere un figlio gay, lo getterei nella caldaia e gli darei fuoco’: è in questi termini che si sarebbe espresso il consigliere regionale della Lega Nord, Giovanni De Paoli, alla fine di un incontro della Commissione Salute e Sicurezza, alla Regione Liguria.
A denunciare la frase shock dell’esponente del Carroccio, è Giovanni Vianello, presidente dell’associazione Agedo (Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali): sostiene che il consigliere si sarebbe espresso in questi termini dinanzi a un gruppo di genitori di ragazzi omosessuali.
Ha poi raccontato nel dettaglio all’Ansa:
‘Eravamo andati in commissione per presentare le problematiche di noi genitori di figli omosessuali. Al termine della audizione c’è stato un battibecco tra un gruppo di genitori e il consigliere. A un certo punto il padre di un ragazzo omosessuale gli ha chiesto cosa avrebbe fatto se avesse avuto un figlio omosessuale. Lui si è girato per andarsene ma prima ha detto quella frase terribile. Mi si è gelato il sangue. Mi è venuta la pelle d’oca e ho pensato subito ai lager nazisti’.
Il leghista, intervistato dal quotidiano Repubblica, ha abbozzato una risposta, a tratti surreale, che ha l’aspetto di tutto meno che di una smentita:
‘Non ho detto quella frase ma sono tradizionalista, lo ammetto. Cosa farei se avessi un figlio omosessuale? Se fosse una malattia lo curerei, ma invece penso sia un vizio e non ci sarebbe nulla per guarirlo. Io non chiedo scusa a nessuno io non parlavo di loro, parlavo di cose mie, di cosa avrei fatto io, parlavo della mia posizione. E la commissione era finita’.
Giovanni De Paoli non ha minimamente intenzione di chiedere scusa, anzi rimarca le sue posizioni, che naturalmente non sono rimaste indifferenti a larga parte dello scenario politico italiano.
Alcuni partiti, come Pd e M5S hanno addirittura richiesto le dimissioni del consigliere.
Francesco Battistini del M5S ha dichiarato:
‘O De Paoli smentisce in maniera netta di aver pronunciato quella frase orribile e prende le distanze da una posizione del genere oppure si dimetta immediatamente dalla sua carica, con tanto di pubbliche scuse sue e del suo partito’.
Del medesimo avviso è anche Raffaella Paita, capogruppo del Pd in Regione Liguria:
‘Le parole di De Paoli sugli omosessuali si commentano da sole per la loro gravità inaudita. Una persona, se pronuncia frasi simili, a mio modo di vedere, non può rappresentare le istituzioni’.