Fratelli d’Italia, all’interno di una nuova proposta di legge, ha previsto multe da circa 500mila euro per “piattaforme digitali” e “reti sociali telematiche” che mettono in atto la censura.
La nuova proposta di legge attuata da Fratelli d’Italia dunque prevede delle ingenti multe per le piattaforme social che praticano la censura. La proposta punta a rendere effettiva la libertà di pensiero.
Fratelli d’Italia, l’11 gennaio, ha depositato alla camera una nuova proposta di legge, che prevede multe di circa 500mila euro per le piattaforme digitali e le reti sociali telematiche che praticano la censura.
Lo scopo della proposta è quello di garantire la parità di trattamento nella diffusione di informazioni e soprattutto la libertà di pensiero.
La base dell’idea è evitare che accadano casi come quello che ha coinvolto l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
I firmatari della proposta, Sara Kelany e Francesco Filini, spiegano che l’intento è quello di cambiare i meccanismi delle piattaforme social. Queste infatti sono caratterizzate da un totale controllo delle informazioni da parte di pochi soggetti, creando delle vere e proprie “dinamiche disfunzionali”.
In particolare, queste dinamiche coinvolgono anche la sfera politica, in quanto diverse piattaforme social, privilegiano la diffusione di determinati pensieri, sfavorendone altri, a livello politico.
Per spiegare la gravità della questione, gli esponenti del partito, utilizzano come esempio cardine appunto il caso di Donald Trump. Ritenendo assurdo che in un paese democratico, una persona possa essere censurata con un semplice click.
Dunque i firmatari richiedono argini e limiti ben precisi per evitare che questi fatti avvengano.
Dunque la preoccupazione principale è che il pensiero minoritario e non conforme possa essere messo da parte.
Sulla base della proposta di legge dunque le piattaforme digitali dovranno necessariamente tenere dei registri nel quale sono contenuti tutti i dati relativi alla verifica dei contenuti, trasmettendoli all’Agcom e al Garante per la privacy ogni tre mesi.
In caso di violazione delle disposizioni saranno previste sanzioni che oscillano tra un semplice richiamo, l’oscuramento del sito per un determinato periodo di tempo o addirittura multe che arrivano fino a 500mila euro.
In ogni caso la proposta è stata inviata alla Camera e attende di essere rivista o modificata sulla base della valutazione parlamentare.
“La libertà e i diritti sono i cardini di una democrazia moderna e matura. Questi temi sono sempre stati a cuore a Fratelli d’Italia”.
Ha concluso Kelany.
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