La primavera e, in generale, la bella stagione, sembrerebbe tardare ad arrivare. Freddo e neve sono previste in queste regioni d’Italia. Vediamo perché secondo le previsioni di Giuliacci.
Le previsioni di Giuliacci vengono considerate come le più attendibili in Italia. Vediamo cosa rivelano per i prossimi giorni.
Ormai bisogna rassegnarsi: non ci sono più le mezze stagioni. Infatti, le previsioni del colonnello Mario Giuliacci prevedono un ritorno del freddo, delle piogge insistenti e, in alcune zone, anche della neve, in alcune regioni d’Italia.
In particolare, dopo una piccola parentesi primaverile in alcune zone (il centro nord), sembrerebbe che il freddo tornerà ad insistere sulla Penisola. Giuliacci ha reso note le sue previsioni per le prossime settimane. Egli ha affermato che ci sarà una perturbazione nuova che arriverà in Italia facendo sentire i suoi effetti per qualche giorno.
La giornata di ieri, martedì 11 aprile, è stata caratterizzata da una pausa di bel tempo, senza piogge e cielo terso, nella maggior parte della penisola. Già nel corso della giornata di oggi, però, 12 aprile, le piogge potrebbero arrivare copiose, sin dalle ore pomeridiane. In questo caso, le regioni coinvolte sono quelle del Nordovest. In questa zona d’Italia, il clima asciutto sta portando molta siccità.
Il maltempo continuerà ad insistere nei giorni che seguiranno. Le previsioni di Giuliacci affermano che:
“Nella sua avanzata sulla nostra Penisola, nella giornata di giovedì 13 questa stessa perturbazione bagnerà con le sue piogge diverse regioni”.
Tali regioni saranno, in primis, quelle del Nord con Liguria, Lombardia, Veneto. La perturbazione scenderà nell’Italia centrale, partendo dall’Emilia Romagna. Infine, giungerà al Sud in Campania e Calabria. Nella giornata di venerdì, poco prima che le piogge ed il freddo lascino la penisola, il centro Italia, fatta eccezione per la Toscana, subiranno una nuova ondata.
Il maltempo sarà dovuto nelle giornate di mercoledì e giovedì da due perturbazioni atlantiche che, però, non saranno molto forti. Dal 15 aprile arriverà un’altra perturbazione che insisterà, stavolta, fino al 20 aprile.
Una quarta perturbazione atlantica potrebbe arrivare tra il 22 ed il 25 aprile rovinando i piani di chi aveva pensato di trascorrere il ponte della liberazione all’aria aperta. Per un totale di ben due settimane di maltempo.
Un’altra perturbazione, ancora più insolita e rilevante, riguarderà il possibile arrivo della neve a causa di uno shock termico in arrivo tra il 12 e 16 aprile. Le temperature massime, infatti, nella giornata di ieri e di oggi hanno subito un rialzo piuttosto brusco. Dal 14, però, potrebbero scendere di nuovo, fino al 16 aprile. Il calo delle temperature minime potrebbe essere dovuto anche ad una serie di venti provenienti da nord/est.
Qualche fiocco, a causa delle correnti gelide, potrebbe cadere il 13 aprile sulle Alpi centro orientali, ma anche su Emilia e Sardegna ad altitudini superiori ai 800-1000m. Una spolverata di neve potrebbe arrivare sul tratto alpino oltre i 1200 metri il 15 aprile. Il 16 aprile anche in Abruzzo. Bisognerà attendere il 17 aprile per un graduale aumento delle temperature.
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