A fine luglio si svolgerà a Torino il meeting europeo dei Fridays For Future e quest’anno nelle giornate fra il 25 e il 29 luglio, sarà presente anche Greta Thunberg.
Sono attesi circa 500 attivisti provenienti da ogni parte del mondo, oltre alla giovane ideatrice dell’evento.
La protesta isolata di una studentessa adolescente si è trasformata in un vero movimento globale che ha l’obiettivo di azzerare le emissioni di combustibili fossili.
Il Fridays For Future ha inizio nel 2018, quando Greta decide di non andare a scuola fino al 9 settembre di quell’anno, data delle elezioni in Svezia. La ragazza di Stoccolma, infatti, protesta per chiedere al governo di rispettare gli accordi di Parigi in merito alle emissioni di CO2.
Anche dopo quel 9 settembre, tornata a scuola, Greta continua la sua protesta ogni venerdì, scioperando per nobili cause a favore del clima.
Da qui nasce il Fridays For Future, un movimento nazionale pacifico e spontaneo che ha accomunato progressivamente tutti coloro che sposano la stessa causa della giovane attivista che ormai è conosciuta in tutto il mondo.
La manifestazione si prefigge la volontà di ascoltare coloro che sono più colpiti dalla crisi climatica, nelle zone del mondo dove le persone rischiano la loro vita a difesa del territorio.
I portavoce del Fff torinese, Luca Sardo e Laura Vallaro, hanno presentato l’iniziativa di voler accogliere questa manifestazione nel capoluogo piemontese, chiedendolo formalmente alla Commissione consiliare in Comune.
Fridays For Future significa tenere alta l’attenzione sul tema dei cambiamenti che interessano il clima, così da trasformare questo tema in una priorità per tutte le agende politiche.
Nello specifico, gli attivisti chiedono di eliminare i combustibili fossili, così da azzerare le emissioni a livello globale. Questo servirà a contenere l’aumento della temperatura del globo.
Dal 25 al 29 luglio dunque la giovane attivista, insieme a altri provenienti da Asia, America, Europa e Australia, manifesteranno a Torino e diversi sono gli appuntamenti in programma.
Al Campus Einaudi ci saranno delle conferenze e dei workshop, con ospiti importanti come Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Cnr.
È previsto anche un incontro in cui si parlerà del rapporto fra i media e i cambiamenti climatici.
Ancora, al Parco della Colletta verrà allestito un campeggio e i partecipanti vivranno una bellissima esperienza all’insegna della musica, del cinema e degli incontri, sempre per sensibilizzare all’argomento principale della manifestazione.
Atteso anche lo scrittore svedese Andreas Malm e il gruppo La Rappresentante di Lista.
A sostegno dell’organizzazione è stato lanciato un crowfunding che finora è arrivato quasi a 10mila euro ma c’è ancora molto da fare perché, come sostengono anche i ragazzi del Fff, quando si parla di cambiamenti climatici, il peggiore nemico è il tempo.
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