Da Milano a Sassari, ma anche a Torino, Roma e Napoli, sono centinaia le piazze italiane a lanciare oggi l’allarme contro i rischi del cambiamento climatico. Infatti, nonostante la pandemia abbia evidenziato i danni dell’attuale sistema economico e il potenziale devastante della crisi climatica, “le persone al potere continuano a ignorarla o negarla”, scrivono gli organizzatori.
“All’Italia arriveranno 209 miliardi di euro del RecoveryFund, ma nessuno si sta confrontando con noi giovani per decidere come spendere i fondi o come costruire un futuro diverso“, hanno dichiarato Alessandro Personè, dell’Unione degli Studenti, e Camilla Guarino, di Link coordinamento universitario.
“Chiediamo al governo di rilanciare l’economia attraverso la decarbonizzazione entro il 2030 e il rifiuto dei sussidi ai fossili, con un piano di ‘efficientamento energetico’ degli edifici, investimenti sulle rinnovabili e sulle infrastrutture per la mobilità sostenibile“.
Tutelare e ripensare il lavoro, la sanità, l’istruzione e la ricerca: sono le proposte avanzate dai giovani attivisti del Fridays for Future, il movimento creato da Greta Thunberg, per rendere possibile la transizione ecologica. “Abbiamo bisogno che la politica dia la priorità alla sopravvivenza dell’umanità piuttosto che all’avidità di pochi. Abbiamo bisogno di un Ritorno al Futuro”.
“Rimangono 10 anni per dire basta ad un sistema di sviluppo tossico ed inquinante, dopodiché il mondo non si potrà più salvare“, dichiarano Alessandro Personè e Camilla Guarino. La manifestazione giunge, infatti, a poca distanza dalla comparsa nel cuore di Manhattan di un gigantesco orologio che scandisce il countdown prima che il disastro ambientale in corso diventi irreversibile.
Secondo il grande orologio di New York mancano esattamente 8 anni, 83 giorni e 21 ore prima che sia troppo tardi. Ma i giovani del Fridays for Future non hanno intenzione di gettare la spugna e chiedono ai governi di agire tempestivamente: “Siamo ancora in tempo per cambiare tutto. Ma dobbiamo fare in fretta, e trattare la crisi climatica come una vera crisi”.
Mascherine e distanziamento: così hanno scelto di scendere in piazza i giovani attivisti del Friday for Future. “Affinché l’adesione sia sicura per tutti, ci impegneremo a rispettare le disposizioni di sicurezza per la protezione contro il coronavirus”. Sono queste le parole degli organizzatori, che, oltre a motivare le ragioni dello sciopero, hanno assicurato di manifestare nel rispetto delle nuove misure anti contagio.
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