Rompe gli indugi Fridays for future Italia, il movimento giovanile per i cambiamenti climatici che fa capo a Greta Thunberg, presente anche nel nostro Paese. Per i nostri giovani dai partiti arrivano solo proposte generiche, insufficienti ed in alcune circostanze anche dannose.
I mutamenti climatici sono oggi una delle maggiori preoccupazioni al livello mondiale. In un momento delicato come questo e, soprattutto, con le elezioni alle porte, tutti i partiti italiani iniziano ad interrogarsi e ad inserire, nei propri programmi elettorali, questa tematica tanto importante quanto delicata.
L’agenda dei Fridays for future Italia
Proprio riguardo ai partiti e ad i loro programmi i membri di Frydays for future, hanno deciso di dettare la propria agenda. Per i giovani ambientalisti, infatti, sarebbero insufficienti le misure che i partiti intenderebbero mettere in campo, rispetto a quanto viene chiesto dalla comunità scientifica internazionale.
Sarebbero anche misure slegate tra di loro e, senza nessun coordinamento, per questo inefficaci ed effimere. Mancherebbe un piano complessivo nel quale inserire i vari interventi e questo, di conseguenza, finisce per rendere inutili alcuni buoni propositi che pur sono presenti.
Mathias Mancin, il portavoce italiano di questo movimento, illustra così 5 proposte che la politica italiana dovrebbe fare propria. Si parla di energia nell’agenda di Fridays for future, in particolar modo, si parla di fonti rinnovabili. L’istituzione di una comunità energetica rinnovabile in ogni Comune italiano.
Questo permetterebbe un abbattimento del costo delle bollette, consentirebbe la partecipazione diretta dei cittadini e, soprattutto, riuscirebbe a coprire una metà dei consumi italiani.
I trasporti sono un altro tema affrontato in quella che sembra un vero e proprio programma per i prossimi anni in Italia. Per i giovani che compongono questo movimento ambientalista i trasporti dovrebbero essere gratuiti per consentire l’accesso a tutti e favorire questa abitudine.
Investimenti anche sulla rete ferroviaria italiana per garantire la possibilità di trasporti efficienti. Il tutto va, ovviamente, nell’ottica di ridurre l’utilizzo privato delle automobili.
Misure non più rimandabili
La misura, forse, più interessante è quella che riguarda il mondo del lavoro, viene ripreso un tema spesso al centro del dibattito politico italiano o, almeno, trattato da una parte della nostra politica. Si tratta, infatti, della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
L’obiettivo è ridurre la disoccupazione, liberare tempo nella vita delle persone e far parte integrante di una società nella quale produrre meno non vuol dire lasciare qualcuno indietro.
Altre proposte riguardano, ad esempio, l’acqua pubblica con la destinazione degli utili alla riparazione delle perdite presenti nella nostra rete idrica. Tamponando, così, i problemi di siccità che sempre di più iniziano ad interessare cittadini ed agricoltori.
Per il movimento giovanile la complessità di questo tema, si parla ovviamente dei mutamenti climatici, non può essere la scusa per rimandare queste misure che al giorno d’oggi vengono da più parti e, soprattutto dalla comunità scientifica, ritenute necessarie.