Un uomo di 72 anni è stato trovato senza vita in montagna in Friuli, poche ore dopo l’avvio delle ricerche per la scomparsa segnalata dai familiari. La vittima era di Tolmezzo (Udine) e sarebbe precipitata nel vuoto finendo per morire.
L’anziano sarebbe uscito di casa nel pomeriggio di ieri, intorno alle 18, e la famiglia si sarebbe allarmata in serata per il suo mancato rientro. Un’anomalia che nascondeva, si sarebbe scoperto in seguito, un terribile epilogo.
Incidente in montagna in Friuli: anziano precipita nel vuoto e muore
L’anziano escursionista di 72 anni risultava disperso nei pressi di Verzegnis, nella provincia di Udine, luogo in cui sarebbe stata localizzata la sua auto parcheggiata ai piedi di un sentiero che porta alla fonte di Aghe Paradis.
In quel posto, secondo la ricostruzione riportata dall’Ansa, la vittima era solita recarsi per prendere dell’acqua.
Escursionista morto in Friuli: concluse le operazioni di recupero del corpo
Dopo l’allarme lanciato dai parenti dell’uomo, è scattata la macchina dei soccorsi. In azione, per ore, gli operatori della stazione del Soccorso alpino di Forni Avoltri, i Vigili del Fuoco, la Guardia di Finanza con una unità cinofila di Udine, mezzi di elisoccorso notturno e ambulanze.
La svolta che avrebbe condotto i soccorritori alla scoperta del corpo sarebbe arrivata a notte fonda, intorno alle 2, quando sul ciglio di un dirupo sarebbero stati individuati alcuni effetti personali riconducibili al 72enne tra cui le chiavi dell’auto e uno zaino.
Escursionista 72enne trovato senza vita in Friuli: la ricostruzione
Per ore, la macchina dei soccorsi avrebbe lavorato senza sosta impegnata in una complessa operazione di recupero.
I soccorritori si sarebbero calati nella zona in cui è stato localizzato il corpo, scendendo in corda doppia dal salto di roccia in cui l’anziano sarebbe precipitato.
Al loro arrivo, gli operatori avrebbero notato segni vitali ma, sopraggiunti mezzi del 118 e elisoccorso, era già morto. Constatato il decesso, il magistrato avrebbe disposto il recupero della salma. Un’attività che si sarebbe rivelata particolarmente complicata dall’assetto dei luoghi.
Il corpo, riferisce Ansa, sarebbe stato trasportato con l’utilizzo di una barella e si sarebbe reso necessario calarlo in quel modo, assicurato con le corde, lungo un tratto piuttosto impervio e privo di sentieri percorribili.
Secondo quanto ricostruito finora, l’anziano sarebbe caduto nel vuoto mentre, come suo solito, si recava a fare scorta di acqua nella vicina fonte. Lo stesso punto in cui sarebbe stata trovata la sua vettura con a bordo le bottiglie ancora vuote.